CATANIA – Blitz di Forza Nuova contro le sedi dem. Un’azione dimostrativa di carattere nazionale quella messa in scena questa dai militanti della formazione di estrema destra che accusano il Pd di andare a braccetto “con i poteri forti”. A Catania i forzanovisti hanno preso di mira la sedi dei Giovani Democratici, quella della segreteria provinciale e le segreterie politiche dei deputati Barbagallo, Berretta, Raia, Vullo, Sudano, Sammartino, della senatrice Finocchiaro, del sindaco Enzo Bianco e di Spampinato. “Venduti a Soros, De Benedetti e a tutti i traditori della Patria” c’è scritto sui cartelloni che campeggiano sui muri delle sedi dem. Nel mirino dei forzanovisti ci sono le politiche del Pd soprattutto in tema di immigrazione e la proposta di legge Fiano sul reato di apologia (bollata come “arma di distrazione di massa”). “Se già – scrive il segretario nazionale Fiore – l’Italia a guida Renzi era priva di credibilità, ora con il prestanome Gentiloni è stato superato il limite del ridicolo: assistiamo ad un ex presidente del consiglio che, dopo aver strenuamente sostenuto l’invasione e la legge sullo Ius Soli, tenta una rocambolesca marcia indietro in salsa (quasi) forzanovista, azzardando un ipotetico numero chiuso sui nuovi ingressi di clandestini, quasi a voler correggere il tiro dopo le rivelazioni della Bonino e del ministro Mauro, ma, di fatto, facendo da suggeritore non sincronizzato all’attuale Governo”.
Non si lascia attendere la replica dei dem. “Noi Giovani Democratici della Federazione di Catania riteniamo che gli atti di questa notte siano la tangibile dimostrazione che le preoccupazioni rispetto alla moda neofascista siano incredibilmente legittime”, spiega il segretario provinciale Gianluca Scerri. “In un periodo storico in cui la politica non riesce a dare le risposte ai bisogni primari degli esseri umani, opportunisti cavalcano l’onda della disperazione e della debolezza, imbastendo una guerra sociale sulla base del presupposto che i diritti non siano per tutti”, continua. “Tocca ai partiti il doveroso compito di ristabilire la verità; di dire le cose in maniera chiara ed inequivocabile; tocca proprio a noi la responsabilità di occuparci di politica puntando i piedi sui diritti acquisiti e lottando per quelli ancora da acquisire, in una società che non può più chiudersi all’interno del proprio confine nazionale”. “Solo in questo modo potremo scampare – continua Scerri- il pericolo del populismo più becero e del neofascismo, in un Paese che troppo spesso dimentica la propria storia. Il Partito Democratico ha la responsabilità di rappresentare l’ultimo baluardo del sistema democratico, ma per resistere dovrà inevitabilmente tornare ad occuparsi dei temi della sinistra. Dal canto nostro, noi Giovani Democratici della Federazione di Catania, che da anni lavoriamo mettendo le mani in pasta nelle realtà dei nostri territori, continuiamo ad essere aperti al dialogo, se questo serve a seminare un migliore concetto di futuro e se non si riduce ad un metodo pretestuoso per farsi pubblicità. Nel secondo caso, avremmo cose più importanti da fare”, argomenta Scerri.