PALERMO – Il gup del Tribunale di Palermo Fernando Sestito ha pronunciato in serata la sentenza del processo di primo grado, svoltosi col rito abbreviato, nei confronti dei 13 imputati coinvolti nel novembre 2014 nell’operazione antimafia Eden 2. Si tratta di una delle ultime indagini attorno alla latitanza del boss Matteo Messina Denaro. Undici le condanne pronunciate, due assoluzioni. Le pene più alte sono state inflitte al nipote di Messina Denaro, Girolamo Luca Bellomo, 10 anni e 10 mesi, stessa condanna al castelvetranese Rosario Cacioppo. Le altre condanne: Ruggero Battaglia, 8 anni, Leonardo Cacioppo, 8 anni mesi 9, Salvatore Marsiglia, 6 anni, Giuseppe Nicolaci e Salvatore Vitale, 6 anni 8 mesi, Salvatore Lo Piparo e Benito Morsicato 2 anni, Marco Giordano, 1 anno e 6 mesi, Giovanni Ligambi, 1 anno e 2 mesi. Sono stati assolti i castelvetranesi Giuseppe Fontana e l’ex consigliere comunale Calogero Lillo Giambalvo. I due erano difesi dagli avvocati Roberto Tricoli, Enzo Salvo, Raffaella Geraci e Massimiliano Miceli.
Nel novembre 2014 l'operazione sgominò una rete di fiancheggiatori del boss Matteo Messina Denaro.
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