Lettera Mef, opposizioni all'attacco| Sc: "Colpiti gli enti locali" - Live Sicilia

Lettera Mef, opposizioni all’attacco| Sc: “Colpiti gli enti locali”

La relazione del ministero scuote la politica. Ferrandelli: "Situazione preoccupante".

COMUNE DI PALERMO
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PALERMO – La bocciatura del Mef scatena le reazioni politiche. “Della cattiva gestione del Comune di Palermo se ne sono accorti tutti, tranne il sindaco Leoluca Orlando – dice il capogruppo M5s Concetta Amella – Probabilmente è troppo concentrato su tematiche internazionali per potersi occupare dei palermitani, ma questo non gli consente di mandare in malora la nostra città. In un Paese normale qualsiasi sindaco alle prese con tutte queste gravi inadempienze rilevate dal Mef si sarebbe già dimesso, ma noi abbiamo la sfortuna di essere in balia di un sindaco del Pd maestro nel nascondere i suoi molteplici errori sotto la spazzatura e nel distrarre le persone attaccando i Ministri e dando lezioni di buon governo, proprio lui che ha portato la città che amministra allo sfascio. I primi 46 rilievi degli ispettori del Mef sulla gestione del Comune sono il frutto delle interrogazioni parlamentari del M5S fatte nel 2016 e di ben due esposti, uno alla Procura della Repubblica e uno all’Anac, e non lasciano dubbi sull’operato spregiudicato della giunta Orlando che il M5s dal primo giorno ha attaccato duramente e con tutte le proprie forze con la consapevolezza di essere l’unica vera opposizione in Consiglio comunale, sempre dalla parte dei cittadini”.

“Siamo molto preoccupati per la gestione della città e delle numerose criticità che stanno emergendo mese dopo mese. Criticità che rischiano di compromettere in maniera irreparabile il comune, le sue aziende e l’erogazione dei servizi”. Così Fabrizio Ferrandelli. “Riteniamo che un confronto istituzionale franco, in aula, non sia più rinviabile. C’è urgenza di affrontare le tante questioni sul tavolo, su cui anche il Mef punta i riflettori, e di contribuire ognuno per parte ad individuare i correttivi. Non si può fare finta di niente e continuarne a distrarre l’attenzione dai veri temi. Senza polemica e con reale spirito di servizio noi siamo pronti -conclude Ferrandelli – ma serve una presa di responsabilità reale da parte di chi guida la città, smettendo di parlare di rimpasto e mettendosi a lavorare sulle cose concrete”.

“L’ulteriore verifica del Ministero dell’Economia e Finanza sulla situazione amministrativa-contabile del Comune di Palermo è la dimostrazione plastica di una scelta ideologica dello Stato che, attraverso l’imposizione dei vincoli arbitrari del patto di stabilità, ha deciso di eliminare qualsiasi possibilità, da parte degli enti locali, di erogare servizi pubblici – dice Giusto Catania, capogruppo di Sinistra Comune – Siamo davanti a un concentrato di prescrizioni che tendono ad arrecare danni alla capacità di spesa del Comune di Palermo, impedendo il buon andamento della pubblica amministrazione e il regolare funzionamento della macchina amministrativa, limitando, in modo incomprensibile, perfino prerogative previste dalla legge. È evidente che c’è un disegno politico, perseguito ormai da oltre un decennio, che intende imporre ai Comuni l’esternalizzazione e la privatizzazione dei servizi pubblici locali. I partiti attualmente al governo del Paese avevano promesso, in campagna elettorale, l’eliminazioni di alcuni vincoli del patto di stabilità interno che invece continuano ad essere applicati in modo vessatorio e dannoso per i cittadini che subiscono le perversioni di vincoli finanziari privi di logica”.

“Ancora una volta dobbiamo rilevare che il Mef bacchetta il Comune in maniera puntuale su alcuni temi – dice il capogruppo di Forza Italia Giulio Tantillo – La vicenda necessita di ulteriore approfondimento, ma è doveroso da parte dell’amministrazione venire in Aula e informare il consiglio comunale. Gli Lsu sono stati trovati, quindi non si poteva fare altrimenti, mentre su altri aspetti è necessario che gli uffici rispondano”.

 


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