PALERMO – La scritta affissa pochi giorni fa non è piaciuta alle forze dell’ordine. Che hanno rimosso lo striscione con cui qualcuno del centro sociale Anomalia ha voluto augurare “Buone feste ai detenuti”.
Non solo gli auguri, ma anche un auspicio per il futuro sintetizzato nella parola “Amnistia”, tema da sempre caro agli attivisti. Lo striscione si trovava sulla saracinesca del vecchio Panificio Imperia in piazza Alfano, nel cuore del Borgo Vecchio dove opera il nucleo di attivisti del centro sociale. Tante le iniziative al servizio della gente del quartiere: dal doposcuola per i bambini all’ambulatorio popolare. La cronaca, però, ha associato il nome di Anomalia anche ad alcune iniziative di protesta, sfociate nello scontro con le forze dell’ordine.
Lo striscione non è piaciuto ed è stato tolto dalla piazza di un quartiere che deve fare i conti, come tanti altri della città, con la presenza mafiosa. Molti “figli” del Borgo Vecchio sono finiti in carcere. Ed è anche per questo che la scritta è stata rimossa.
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“Ogni anno abbiamo scelto di salutare ed esprimere solidarietà alle famiglie ed ai carcerati stessi in occasione delle feste natalizie. Alla luce di ciò teniamo a voler render noto alla cittadinanza come la nostra sia una scelta politica ed umana che vuole esprimere vicinanza oltre che denunciare una condizione”. Lo si legge in una nota di Anomalia. “La vicinanza verso chi è costretto lontano dai propri affetti; la denuncia verso la condizione delle carceri in Italia che rende ancora più dura la permanenza in galera. Dalla Commissione europea alle associazioni umanitarie, passando per gli appelli dell’attuale Papa, il tema dell’amnistia assume oggi centralità politica. Il sovraffollamento e la pessima condizione strutturale degli istituti meritano riflessione e interventi reali da parte della politica”.
“Rimuovendo il nostro striscione le forze dell’ordine si assumono prerogative che non le sono proprie; scelgono di interpretare un ruolo politico che nessuno ha chiesto loro di assumere; si contraddistinguono per iniziative politicamente arbitrarie e disumanizzanti in termini delle relazioni sociali. Di realmente ‘inopportuno’ è quindi proprio il suddetto modus operandi. E, da parte nostra, anche se le feste sono ormai concluse: Buone feste a tutti i detenuti. Amnistia”.