Borsellino, Trizzino: "La magistratura non ha fatto mea culpa"

Borsellino, Trizzino: “La magistratura non ha fatto mea culpa”

Il legale della famiglia in commissione Antimafia

ROMA – “Anche la magistratura deve essere pronta a guardare dentro di sé e a quello che ha combinato in quel frangente della storia repubblicana. Tutti dicono che Borsellino, dopo la morte di Falcone, sarebbe andato a fare il procuratore nazionale antimafia ma nessuno sa che il plenum del Csm tra il 15 e il 20 giugno del 1992 bloccò qualunque richiesta di riaprire i termini del concorso, disse che Borsellino non aveva titoli e che non avrebbe sopportato l’ingerenza del potere esecutivo rispetto ad un concorso che era già sotto delibazione o quasi definito. Non ho visto in questi anni la magistratura ragionare su come abbia in qualche modo abbia cannibalizzato i suoi figli migliori, non ho mai sentito un ‘mea culpa’, ‘abbiamo sbagliato’, ‘cosa abbiamo combinato?’ o ‘non abbiamo capito niente'”. Così Fabio Trizzino, legale della famiglia Borsellino, in audizione alla commissione parlamentare Antimafia. 

Mafia e appalti

Il legale Trizzino ha poi citato una serie di elementi del dossier ‘mafia appalti’ a cui Borsellino si stava interessando (composto tra l’altro da rapporti forniti dai carabinieri del Ros all’epoca fin dall’89 e dall’informativa sulla società Sirap) e di cui dal 2022 si è tornata ad occupare la procura di Caltanissetta dopo aver riaperto l’inchiesta. Trizzino, il quale ha riportato diversi elementi che si connetterebbero secondo il legale con le stragi di Capaci e di via D’Amelio, ha anche detto: era veramente inevitabile”.

La solidarietà di Sallemi (FdI)

“Quella di oggi è una giornata importante per l’Antimafia e per la ricerca della verità sulla stagione stragista del 1992. Con l’audizione dell’avvocato Fabio Trizzino, legale dei figli del giudice Borsellino, e di Lucia Borsellino è iniziato un percorso nuovo da battere e approfondire per comprendere le radici delle stragi”. A dirlo è il senatore Salvo Sallemi, di Fratelli d’Italia e componente della commissione nazionale Antimafia, a margine dell’audizione odierna.

“Ringrazio il presidente della Commissione, l’onorevole Chiara Colosimo, per la determinazione nel cercare la verità sulle stragi aprendo un nuovo capitolo che si focalizza sul dossier mafia-appalti e sull’essere, esso stesso, un possibile movente delle stragi di Capaci e via D’Amelio”, ha sottolineato.


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