PALERMO – Al termine del match vinto contro il Monopoli Boscaglia è intervenuto in conferenza stampa. Il tecnico, nonostante la vittoria, ha dei piccoli accorgimenti da far notare ai suoi.
“Miglior Palermo? Non lo so. Da un po’ di partire giochiamo in un certo modo. Quando difendiamo marchiamo in avanti, quando non possiamo farlo ci compattiamo. Nel secondo tempo non sono stato contento, potevamo tenere le redini del gioco. Abbiamo corso tanto dietro a loro che non sono stati pericolosi. Uscivamo dal loro pressing e potevamo essere più pericolosi. Abbiamo chiuso la partita in netto ritardo. Abbiamo giocato un po’ di più sulle individualità, ma nei primi 60’ abbiamo fatto bene”.
“Conta – continua il tecnico – anche quello che fanno gli avversari. Il Monopoli ci ha affrontati e marcavano in avanti. Quando riesci a lavorare così, palla dietro palla avanti si aprono praterie. Sul 2-0 dovevamo continuare a giocare per la squadra e con la squadra. Questo mi ha fatto un po’ arrabbiare. Se dobbiamo valutare la prestazione io dico che sono più contento di quanto fatto in generale contro la Turris rispetto ad oggi. Oggi c’è il risultato da valutare e dopo 45’ siamo sul 2-0, ci può stare indietreggiare per non soffrire. Dobbiamo costruire la nostra mentalità”.
“Per fare il salto di qualità mancano le prime partire (ride, ndr). Non manca niente, siamo stati costruiti per stare nei piani alti della classifica, abbiamo avuto delle problematiche e nelle prime partite non eravamo una squadra, nelle ultime sette lo siamo nonostante la sconfitta contro la Turris. Oggi la squadra ha ripetuto una prestazione importante”.
Il tecnico avrebbe voluto chiudere prima la gara: “Quando hai la possibilità di ammazzare sportivamente l’avversario devi farlo. Oggi c’era la possibilità di farlo e dovevamo farlo. Dovevamo tenere di più il pallino di gioco ed essere squadra negli ultimi 30 metri”.
“Il rigore è netto. Credo, come detto ieri, che le altre situazione non sono state viste dall’arbitro. Non abbiamo grandi possibilità di far fare minutaggio a chi rientra da infortuni o altro. Mandarli in campo è un rischio che ci prendiamo. Silipo, Luperini e Somma erano sotto osservazione dal punto di vista fisico. Quando Somma ha sbagliato, forse, non si è sentito di rinviare. C’era una palla per Pelagotti sul sinistro ma era lunga e lui è stato bravissimo a bloccarla con le mani”.
In chiusura il tecnico ha voluto dedicare un pensiero alla piccola Marta: “Dedichiamo la vittoria alla piccola Marta e alla sua famiglia. Sappiamo Che era una tifosa e per dimostrare la vicinanza questa vittoria è per lei”.