Il boss Giuseppe Garozzo, 62 anni, esponente storico del clan dei Cursoti, è stato ferito, in maniera lieve, con un colpo di pistola a un polpaccio mentre era sul proprio scooter a Misterbianco, paese delle cintura metropolitana di Catania. L’uomo subito dopo la sparatoria si è recato nella caserma della Tenenza dei carabinieri. A militari dell’Arma ha riferito di essere stato affiancato da una moto di grossa cilindrata con due persone a bordo, col volto coperto da casco integrale, e uno di loro lo ha ‘gambizzato’.
Giuseppe Garozzo, noto come ‘Pippu u maritatu’ (Pippo lo sposato), era stato scarcerato nel dicembre del 2010 ed è attualmente sottoposto alla vigilanza speciale. Secondo quanto si è appreso, visto le sue condizioni di salute è ancora nella caserma dei carabinieri. Gli investigatori stanno svolgendo indagini anche sul ferimento a una gamba di un incensurato di 77 anni, avvenuto sempre questa mattina a Misterbianco. L’uomo è ricoverato nell’ospedale Nuovo Garibaldi di Catania. Sono in corso accertamenti per verificare se sia rimasto vittima dell’agguato a Garozzo.
Garozzo è considerato dagli investigatori capo indiscusso di una delle più sanguinose frange del clan dei Cursoti. Fu arrestato il 27 novembre del 1991 in Germania in esecuzione di un ordine di custodia cautelare in carcere della magistratura di Catania. Imputato in più processi ai Cursoti di Torino, il boss si era reso irreperibile dopo essere stato scarcerato nel novembre del 1990 per decorrenza dei termini di carcerazione. ‘Pippo u maritatu’ è indicato come uno dei promotori della faida mafiosa iniziatasi nel 1991 a Catania, che causò in cinque anni oltre 500 morti ammazzati. Dopo il suo arresto in Germania, all’ interno del clan dei Cursotì vi fu una sanguinosa guerra ‘interna’a per il controllo del gruppo che fece registrare diverse diecine di omicidi. In Germania Garozzo avrebbe ferito con diversi colpi di pistola una poliziotto durante una rapina ad un banca.
Una persona è stata arrestata dai carabinieri di Misterbianco che stanno indagando sul ferimento, avvenuto ieri nel comune alle porte di Catania, di Giuseppe Garozzo (detto Pippu ‘u maritatu), storico capo dei ‘Cursoti’, e Angelo Adriatico. In manette è finito Andrea Giuffrida, 46 anni. Nel suo garage di Belsito, quartiere periferico di Misterbianco, nascondeva una pistola calibro 45 funzionante e ben oleata, nonchè 26 munizioni. Giuffrida è un conoscente di Garozzo, già noto alle forze dell’ordine, arrestato nel corso dell’operazione “Idra” che aveva azzerato i vertici del clan Cappello. Un agguato messo in relazione, secondo una pista investigativa, con l’omicidio di questa mattina in un bar Catania: vittima il 53enne Salvatore Grasso, ritenuto dagli investigatori dei carabinieri organico al clan Cappello. Un delitto, dunque, secondo questa ipotesi, da leggere come una vedetta tra fazioni rivali.