Brucia la Sicilia. Il forte vento di scirocco, alimentato da temperature che hanno superato i 40 gradi, hanno trasformato la domenica in un ininterrotto bollettino di incendi. Quello di più vaste proporzioni si e’ sviluppato alla periferia di Enna, in contrada Baronessa, dove si trovano insediamenti abitativi, aziende agricole, officine ed un bosco del Demanio, interessando circa 40 ettari di terreno. L’incendio si e’ sviluppato in piu’ punti per cui si ritiene che sia stato doloso.
Efficiente il coordinamento tra la Protezione Civile, i vigili del fuoco, la Forestale con le sue squadre antincendio ed il corpo dei volontari della protezione civile. Sono stati impiegati anche due elicotteri ed un canadair, limitando al minimo i danni. L’allarme e’ scattato alle 14,30 nella sala operativa della Protezione Civile, quindi l’arrivo delle squadre antincendio che hanno dovuto lavorare per quasi tre ore prima di vedere domate le fiamme.
Dopo avere domato l’incendio, lo stesso e’ ripreso, dopo una decina di minuti, al centro del bosco di contrada Baronessa dove si trovavano due capannoni della Forestale, per cui e’ stato necessario utilizzare un candair oltre ai due elicotteri prima di arrivare a domare le fiamme in maniera definitiva. Le fiamme che hanno interessato il bosco di contrada Baronessa hanno attaccato un’azienda agricola che si trova ai margini del bosco per cui e’ stato necessario chiedere la collaborazione di un secondo canadair, mentre le squadre dei vigili del fuoco del comando provinciale si sono sistemate con i propri mezzi a difesa delle abitazione della zona, e una squadra dei volontari della protezione civile si trovano nell’area di servizio Sacchitello dell’autostrada per il controllo della situazione. Gli investigatori hanno pochi dubbi sulla matrice dei roghi: la maggior parte sarebbero dolosi, come quello divampato in provincia di Caltanissetta, dove i carabinieri hanno arrestato un piromane. Le province piu’ colpite sono state Palermo, Enna e Messina. Nel palermitano, le situazioni piu’ critiche si sono verificate a Partinico e Corleone. Solo nel tardo pomeriggio, grazie all’ausilio di due elicotteri e un Canadair della Protezione Civile, Forestale e vigili del fuoco hanno avuto la meglio. Grazie all’intervento di un’autobotte, poi, sono state domate le fiamme che hanno raggiunto la polveriera militare di Scalilli, nel corleonese. Critica, per tutto il pomeriggio, la situazione nel messinese, a Tortorici, nella zona dei Nebrodi, dove un vasto incendio ha distrutto 3 ettari di bosco. Due persone sono rimaste lievemente intossicate dal fumo.
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