CATANIA – Patto per Catania: sindacati sul piede di guerra. Sono passati ben quattro mesi dall’ultima riunione della cabina di regia che avrebbe dovuto monitorare i fondi stanziati dal Patto per Catania per rimettere in sesto diverse zone della città. Eppure, la cabina di regia si sarebbe dovuta riunire con cadenza mensile per consentire ad associazioni di categoria, parti sociali e istituzioni la messa a punto della pianificazione. Ad evidenziare la questione sono state nei giorni scorsi Cgil, Cisl, Uil e Ugl, tramite i loro segretari generali. I sindacalisti hanno maturato non pochi malumori dopo avere appreso a mezzo stampa della rimodulazione del Patto con l’inserimento di nuove misure di intervento.
“Sono trascorsi quasi quatto mesi e pare che l’organismo voluto dal sindaco sia già superato, come in altre occasioni che in passato hanno avuto inizio e purtroppo si sono perse strada facendo. Credevamo – aggiungono rammaricati – che finalmente si stava iniziando a dare seguito ad un confronto operativo e costruttivo. Invece ci troviamo davanti l’ennesimo epilogo che speriamo non si traduca in una sterile passerella con una manciata di incontri ed una cerimonia di consegna di alcuni lavori alla presenza del ministro De Vincenti”, si legge in una nota stampa che non avrebbe sortito l’effetto sperato.
Le opere in questione, considerate comunque “valide” dai sindacati, riguardano l’acquisto del Teatro Musco e la riqualificazione del campo sportivo San Teodoro di Librino. Resta però il rammarico del modus operandi: “la cabina di regia non può apprendere le notizie da fonti esterne rispetto al tavolo di confronto”. “Non ci resta dunque – continuano Giacomo Rota, Maurizio Attanasio, Enza Meli e Giovanni Musumeci – che prendere atto che anche la stessa cabina, come altre situazioni analoghe sia stata declassata a semplice organo di ratifica di decisioni prese nelle stanze del palazzo e come cassa di risonanza per solenni cerimonie. Vogliamo che, invece, tale sede di incontro serva davvero ad incidere sul futuro della città, attraverso un’opera di costante impulso e di monitoraggio sulla realizzazione dello patto stesso e dei programmi che verranno. Per far ciò – concludono – occorre che l’organismo venga convocato con cadenza quantomeno mensile, se non quindicinale”. I sindacati chiedono un intervento diretto del sindaco Bianco, promotore della nascita della cabina di regia e restano in attesa di risposta. Un riscontro che, a distanza di tre giorni dalla nota stampa, non è ancora arrivato.