CATANIA – Rinvenuti i corpi dei cinque dispersi dell’esplosione avvenuta ieri a Calenzano. Il catanese Carmelo Corso (57 anni), che viveva in Toscana dal 1993, era in quella lista. Lascia la moglie e i due figli.
Il dramma di Carmelo Corso
Secondo le ricostruzioni giornalistiche, era entrato nel deposito Eni appena quattro minuti prima del disastro.
Il corpo era già stato rinvenuto ieri pomeriggio. Si è aspettato però il riconoscimento ufficiale in ospedale da parte dei familiari per diffondere la notizia.
Le altre vittime
Vincenzo Martinelli, 53 anni, autista originario di Napoli e residente a Prato dal 1998. Davide Baronti, 49 anni, autista nato ad Angera (Novara), residente in Toscana. Ci sono poi due uomini originari della Lucania, di 46 anni: Gerardo Pepe e Cirielli.
Il cordoglio del presidente Schifani
“Esprimo il mio più profondo cordoglio e la vicinanza della Regione Siciliana alla famiglia di Carmelo Corso, l’operaio catanese vittima della tragica esplosione di Calenzano. Questa dolorosa notizia colpisce tutti noi profondamente, unendo la Sicilia in un abbraccio solidale verso chi sta vivendo un momento di grande sofferenza.
Alla famiglia e agli amici della vittima, giunga il nostro pensiero affettuoso e il sostegno morale in questo momento così difficile. Rinnoviamo, inoltre, il nostro ringraziamento a tutte le squadre di soccorso che hanno operando instancabilmente sul luogo della tragedia”.
Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani.
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