CATANIA – Quasi un mese di eruzione. L’ultimo bollettino dell’Ingv. “L’eruzione subterminale sul fianco orientale del Cratere di Nord-Est (NEC) dell’Etna, che è in corso dal 5 luglio 2014, sta continuando senza significative variazioni. Il teatro eruttivo è caratterizzato da intensa attività stromboliana dalla bocca apertasi a quota 3100 m circa il 25 luglio, che per alcuni giorni ha anche emesso una piccola colata di lava, e l’emissione di colate di lava dalla zona delle prime due bocche eruttive apertesi il 5 luglio, dove invece l’attività esplosiva è fortemente diminuita.
Le esplosioni stromboliane stanno avvenendo ad intervalli di circa 2-5 secondi, e sono spesso accompagnate da visibili onde di compressione (“flashing arcs”) e boati udibili fino a qualche decina di chilometri di distanza, soprattutto nei settori orientale e nord-orientale del vulcano. Come già osservato in altre occasioni (ad esempio. durante l’episodio parossistico del Nuovo Cratere di Sud-Est del 14-16 dicembre 2013), i boati sono il risultato dell’esplosione di bolle di lava all’interno della bocca eruttiva.
I lanci di bombe e scorie vulcaniche raggiungono talvolta altezze di 200 m, e il raggio di ricaduta di questo materiale intorno alla bocca è di diverse centinaia di metri. Raramente le esplosioni sono accompagnate da piccoli sbuffi di cenere. Le colate laviche, che la settimana scorsa avevano raggiunto lunghezze fino a 1.8 km circa (arrestandosi sulla “sella” fra Valle del Leone e Valle del Bove), negli ultimi giorni si sono sovrapposte a quelle precedenti, con fronti attivi a meno di 1 km di distanza dalle bocche effusive. In generale, si tratta di un‘attività eruttiva dalle proporzioni piuttosto modeste, ed interamente confinata alla zona sommitale.
L’ampiezza del tremore vulcanico, che contemporaneamente con l’apertura della bocca eruttiva del 25 luglio aveva mostrato un graduale incremento, si mantiene su un livello superiore a quello normale.