PALERMO – Ha attraversato tutte le avversità che il brutto male da cui è affetto gli poneva davanti, con coraggio. Ora c’è una possibilità molto costosa e a chilometri di distanza da lui. Sono giorni difficili per Calogero Gliozzo, 27enne di Nissoria, nell’Ennese, che combatte con un tumore le cui potenziali cure sono dispendiose e indisponibili in Italia. Negli ultimi giorni, però, è nata in una fitta rete solidale, con la speranza di permettere alla famiglia Gliozzo di tentare tutte le alternative.
Prima della malattia, la vita di Calogero è quella di tanti ragazzi della sua età; tra gli studi economici e la passione per la poesia, però, si mette di mezzo un linfoma che è riuscito a resistere a più linee terapeutiche, compresa la chemio. “Non ha mai vacillato in questi due anni in cui ha iniziato la spola tra la Sicilia e Pavia per tentare di sconfiggere il cancro”, raccontano le sue sorelle, Sandra e Valentina, sulla piattaforma di raccolta fondi GoFundMe, sulla quale è possibile contribuire alla causa e da cui è partita l’ondata di solidarietà che da Nissoria si sta espandendo a macchia d’olio.
Il sito infatti non ha il solo scopo di raccontare Calogero, ma è uno snodo chiave attraverso cui contribuire al suo futuro. L’obbiettivo da raggiungere è la Car-T, terapia di biologia cellulare non disponibile in Italia ma in uso negli Stati Uniti, i cui costi “possono superare i 475mila dollari”, spiegano Sandra e Valentina. Una cifra fuori portata per qualsiasi famiglia media, ma che è già nel mirino delle tante persone che, venuta a sapere la storia di Calogero, hanno deciso di donare. Nel momento in cui si scrive, la raccolta ha superato quota 49mila euro su 500mila fissati come tetto, a cui si sommano gli oltre 5.000 finora raccolti tramite un’iniziativa parallela del sindaco di Nissoria, Armando Glorioso. La raccolta fondi si è spinta anche ben oltre; finora il duo comico I soldi spicci e Valentina Ferragni, sorella dell’influencer Chiara, hanno accolto l’appello di diffondere la richiesta d’aiuto nelle loro ‘stories’ Instagram.
I due canali per le donazioni continuano ad attirare visitatori, mentre sul territorio ennese procede una massiccia campagna di ricerca di aiuti: a Nissoria, ma non solo, c’è chi ha organizzato cene a base di hamburger, chi ha promosso una raccolta fondi durante un concerto di cover di Vasco, chi ha coinvolto appassionati di calcio in una partita amatoriale: tutto a sfondo benefico, per contribuire a realizzare il sogno della famiglia Gliozzo. I rischi ci sono, ma anche la determinazione: “Il trattamento viene definito rivoluzionario – scrivono le sorelle – e speriamo che possa essere disponibile in Italia per i pazienti come nostro fratello, che come lui stanno lottando contro un male oscuro che toglie sogni e possibilità”.