La tabella di marcia |del Commissario La Rocca - Live Sicilia

La tabella di marcia |del Commissario La Rocca

Intanto in città è già iniziata la campagna elettorale per il nuovo sindaco e consiglio comunale.

CALTAGIRONE – Si è insediato stamani alle 11 a Caltagirone il commissario straordinario, Mario La Rocca, inviato dalla Regione Siciliana a seguito della mozione di sfiducia al Sindaco di Caltagirone Nicola Bonanno. Il funzionario regionale, in un sobrio e veloce, passaggio di consegne, dopo aver firmato i primi documenti nella sua nuova funzione ha, con la stampa, discusso delle emergenze della città: “E’ un giorno importante, sono emozionato per essere impegnato in questa impresa. L’emergenza è la condizione economica a cui bisogna dare risposte immediate per riportare Caltagirone ai fasti che le sono proprie. Conosco questa città da tanto tempo e credo che abbia tutto il diritto di tornare alla realtà di qualche anno fa, cercheremo insieme alla collaborazione del Ragioniere Generale di stilare un bilancio che trovo in questo momento delicato e molto complesso, con la buona volontà di tutti proveremo ad affrontare i problemi ad uno ad uno”.

I primissimi atti del suo mandato saranno indirizzati a cosa? “So delle difficoltà del personale e dei dipendenti che non percepiscono lo stipendio da un paio di mesi conosco la situazione attuale per quanto concerne la raccolta dei rifiuti ovviamente queste non possono che essere le emergenze. Serve un rilancio delle attività politiche e comunque cercare di acquisire altre entrate perché un bilancio senza entrate diventa asfittico, in un momento in cui i trasferimenti dello Stato e della Regione sono in fase calante. Prima di qualunque attività devo conoscere le carte de visu per quanto mi è stato riportato voglio verificare con mano perché non posso fidarmi di voci che viaggiano via etere, bisogna verificare sul campo le situazioni e i punti in cui è più opportuno e necessario incidere”.

Mario La Rocca, classe 63 era stato commissario liquidatore sempre a Caltagirone per l’AAST, attualmente ricopre l’incarico di Dirigente del Servizio III “Strutture ricettive e complementari” del dipartimento Turismo. Si conclude quindi ufficialmente l’esperienza di Governo del Sindaco Bonanno della sua Giunta e di tutto il Consiglio Comunale che di fatto da stamani decade ufficialmente. Sebbene i primi e più importanti problemi da affrontare siano quelli del pagamento degli stipendi dei dipendenti comunali e della nettezza urbana, il commissario avrà il difficile se non impossibile compito di destreggiarsi fra i numeri dei vari bilanci presentati sui quali la Corte dei Conti aveva espresso delle criticità. A seguito del dissesto comunale la città di Caltagirone ad oggi non è stata dotata di un bilancio stabilmente riequilibrato motivo per il quale con molta probabilità, il primo bilancio da riequilibrare, quello del 2012 potrebbe finire anch’esso nel dissesto, con le conseguenze del caso.

Adesso a temere primi fra tutti i dipendenti comunali la cui pianta organica potrebbe subire un taglio in funzione delle reali necessità dell’ente. Un eventuale esubero del personale, costringerebbe di fatto il Commissario a recedere i contratti ed avviare le pratiche di licenziamento. Nonostante il dissesto, l’ente comune ogni anno deve far fronte ad un elevatissimo numero di mutui alcuni neppure a metà della loro esistenza motivo per il quale, in città, si è certi che per far cassa il commissario sarà costretto a fare il pugno duro per la riscossione dei tributi non versati.

La Politica incapace degli ultimi dieci anni sembra aver deciso per il commissariamento di se stessa in favore di un burocrate “che venuto da lontano” possa rimettere i conti in ordine, in attesa della prossima campagna elettorale. In città i partiti e quel che dei partiti rimane inizia a scaldare i motori. I primi nomi, nelle segreterie iniziano a circolare come alcune ipotesi di apparentamento politico. Come se nulla fosse accaduto, la città di Caltagirone si prepara ad una nuova e concitata campagna elettorale, nel frattempo, nel silenzio assordante della politica numeri non ufficiali dicono che all’appello in città manchino quasi 6 mila persone, trasferitesi per studio o lavoro. La città che fu di Sturzo, oggi è il fantasma di se stessa ma chi ha timidamente iniziato la campagna elettorale, specialmente sui social network discute e rende prioritari, non il lavoro, non la legalità, non il rilancio economico ma come risolvere il problema del randagismo attraverso l’adozione dei cani abbandonati. Intanto per le elezioni mancano approssimativamente 10 mesi.


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