Caltagirone, protesta No Muos | Occupata l'aula consiliare - Live Sicilia

Caltagirone, protesta No Muos | Occupata l’aula consiliare

Anche a Caltagirone la protesta è stata avviata ''in risposta alla revoca delle autorizzazioni al lavoro del presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta". Anche il sindaco Nicola Bonanno si schiera con le ragioni della protesta.

Azione dei Comitati
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CALTAGIRONE. Dopo quella di Niscemi anche l’aula del consiglio comunale di Caltagirone è stata occupata dai comitati No Muos che si oppongono all’istallazione del sistema di trasmissioni radar della marina militare statunitense nel sughereto nisseno di contrada Ulmo. Anche a Caltagirone la protesta è stata avviata ”in risposta alla revoca delle autorizzazioni al lavoro del presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta”. Il Consiglio comunale di Caltagirone ha sottoscritto una richiesta preliminare predisposta dai Comitati che lo vincola a convocare una seduta straordinaria, aperta e in luogo pubblico, durante la quale dovrà essere approvato un documento che vincoli l’Amministrazione dell’Ente locale e quella Regionale. I comitati No Muos hanno chiesto alla Giunta e al Consiglio comunale di assumere formalmente l’impegno a partecipare alle prossime iniziative organizzate dai comitati e in particolare alla manifestazione No Muos prevista per il 9 agosto. E hanno annunciato che ”l’occupazione andrà avanti ad oltranza, almeno fino a quando le richieste avanzate non saranno soddisfatte”.

E sul Muos, anche il sindaco Nicola Bonanno si schiera con le ragioni della protesta. “Ribadiamo netta contrarietà al Muos e sostegno alle azioni in atto – ha affermato –  rivendicando con convinzione e determinazione la tutela del diritto alla salute e dell’ambiente. E, insieme al Comune di Niscemi e a fianco di quanti – come coloro che, in queste ore, occupano l’aula consiliare – con civiltà e dedizione alla causa del territorio, si battono per evitare che si consumi, ai danni di quest’area della Sicilia, un atto così grave e destinato a produrre conseguenze fortemente negative, siamo pronti a ogni ulteriore, utile iniziativa, per reclamare con forza lo stop all’installazione”.


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