CALTAGIRONE – Un raptus di follia. Un sessantasettenne di Caltagirone, Gaetano Sortino, ha preso in mano un fucile ed ha sparato prima alla moglie e al figlio e poi ha puntato l’arma contro se stesso uccidendosi. La donna, Cettina Zimone, 64 anni, è morta, mentre il giovane è stato ricoverato d’urgenza all’ospedale: le sue condizioni sono gravi.
Serata maledetta ieri sera a Caltagirone. Nel teatro della tragedia, un panificio con annessa abitazione in Svevi 12, sono intervenuti Polizia, Carabinieri, il magistrato Anna Andreatta, della Procura di Caltagirone, e il medico legale per l’ispezione cadaverica. Sulla scena del crimine anche la scientifica per tutti i rilievi e gli accertamenti. A condurre le indagini il dirigente della Polizia di Caltagirone, Marcello Ariosto
Tutto è successo pochi minuti dopo l’orario di chiusura. Dalla ricostruzione degli inquirenti Sortino avrebbe prima colpito il figlio davanti all’uscio di casa, ubicata nella stessa palazzina dell’esercizio commerciale, poi avrebbe sparato contro Cettina Zimone in un garage confinante tra l’abitazione familiare e il panificio. Poi avrebbe ricaricato il fucile da caccia (una doppietta) l’avrebbe puntato contro il mento e avrebbe fatto fuoco uccidendosi. Moglie e marito sono morti, il giovane ha riportato ferite gravi ma sembra non essere in pericolo di vita. L’altra figlia della coppia al momento della tragedia era al piano di sopra; secondo gli investigatori solo per questo motivo sarebbe scampata al gesto folle del padre.
Intorno alle 23 di ieri sera sono terminati i rilievi della scientifica e si è conclusa anche l’ispezione cadaverica. I due corpi su disposizione del Pm Andreatta sono stati trasportati all’obitorio dove sarà effettuata l’autopsia.