PALERMO – L’inchiesta è partita dalla denuncia dei parenti di un’anziana. Si sono resi conto delle pessime condizioni igieniche in cui venuta tenuta l’anziana madre. Poi si erano verificate due cadute anomale. Nella prima la donna aveva riportato un’ecchimosi al volto. Nella seconda, più grave, la frattura del femore. I carabinieri, su ordine della Procura di Caltanissetta, hanno piazzato le telecamere nella casa di riposo “San Michele Arcangelo” di via Ernesto Vassallo.
Le immagini e le intercettazioni hanno portato all’arresto di quatto persone. Ai domiciliari sono finiti l’amministratore unico e legale rappresentante Carmela Messina, gli amministratore di fatto Rosy Lo Bue e Francesco Iacono, la proprietaria di alcune quote Lilla Daniela Ferrara. A tutti viene contestato di avere fatto vivere sette anziani in stato di abbandono. Non c’era personale qualificato per occuparsi degli ospiti con gravi patologie. Anche i locali erano in pessimo stato: sporcizia, umidità, fili elettrici scoperti, un solo bagno, condizionatori rotti.
La cattiva assistenza avrebbe provocato la caduta di tre anziani che hanno riportato traumi e fratture. Ad una sepsi alle vie urinarie. La sola Messina risponde anche di sequestro di persona: avrebbe “imprigionato” un anziano in un letto con le sponde di metallo e chiudendo la porta a chiave. Ed ancora la donna è accusata di esercizio abusivo della professione: avrebbe svolto le mansioni di infermiera senza averne i titoli. L’imperativo nella casa di ripoto sarebbe stato “risparmiare” a discapito dell’assistenza. La struttura è stata sequestrata e affidata ad un amministratore giudiziario.