CALTANISSETTA- “La direzione non può non aprirsi con un ricordo di Emanuele Macaluso nel centenario della sua nascita. E non possiamo non farlo anche oggi nella sua città, nella sua terra, fra il suo zolfo e le sue stelle”. Con queste parole il segretario regionale del Pd Sicilia, Anthony Barbagallo, ha iniziato i lavori della direzione regionale, nell’ambito della conferenza programmatica iniziata ieri a Caltanissetta.
“Aero idee del governo regionale”
Dopo avere toccato alcuni temi nazionali Barbagallo è intervenuto sull’agenda politica regionale. “Mai avremmo pensato – ha detto – di vedere l’acqua razionalizzata per quasi un terzo dei comuni siciliani. È il risultato non solo del clima che cambia ma del fallimento della politica negazionista della destra al governo e delle zero idee del governo regionale in proposito. Le soluzioni sono: quantitativo minimo vitale garantito, sub ambiti, tariffa fissa per evitare le diseguaglianze sui costi. Mentre sui rifiuti assistiamo ad un vero scontro tutto interno al centrodestra, nella totale assenza di una visione chiara”.
“No a sanatorie di ogni tipo”
”Mentre il governo prepara la pace edilizia con il 19° condono in Ars, il Pd lotta contro l’ennesima sanatoria. Che per altro – ha poi aggiunto il segretario – verrà impugnata e servirà soltanto da spot elettorale”.
Altro tema caldo è l’Autonomia differenziata. Ieri c’è stato un dibattito dal titolo “La grande rapina al Sud: come l’autonomia differenziata danneggia il Mezzogiorno” alla presenza della segretaria nazionale Elly Schlein. “Con l’iniziativa di ieri – spiega Barbagallo – abbiamo voluto dare un messaggio a questo governo siciliano di ascari: sull’autonomia differenziata non arretreremo di un passo. La battaglia meridionalista vede – come sempre è stato – il nostro partito unito nella difesa di chi è più fragile. Dei cittadini e dei territori che hanno più difficoltà e subiscono già divari e disuguaglianze insopportabili”.
“Lista forte alle Europee”
“Accoglienza, integrazione, lavoro, Ambiente, diritti civili e sociali, pace. Saranno le nostre parole d’ordine – ha aggiunto – per la campagna delle Europee di giugno. Fare una lista forte, identitaria che tenga conto di tutte le ‘nostre’ sensibilità. Una lista che garantisca, come abbiamo sempre sostenuto, una omogeneità anche nelle rappresentanze territoriali. Per questo ho chiesto e ottenuto la disponibilità a candidarsi a tutto il gruppo dirigente”.
“No a Cuffaro”
Attenzione rivolta anche alla Amministrative: “Si vota, tra l’altro a Caltanissetta, Gela, Acicastello, Pachino, Bagheria. Monreale, Castelvetrano e Mazara del Vallo. Se ancora qualcuno non lo ha capito, il Pd è l’asse portante di qualsiasi campo alternativo, come confermano i risultati delle recenti regionali. Questo vale – e varrà – anche in Sicilia, dove saremo gli artefici della coalizione cui spetterà sfidare e abbattere questo governo di finti patrioti. Si resta ammutoliti davanti agli sfregi del governo nazionale. Non ci mancano proposte, battaglie e programmi, uomini e donne per il rilancio della nostra regione. Una cosa è certa: Il nostro campo è quello dell’alternativa alla destra. Per questo diciamo no a qualunque ipotesi di alleanza col partito di Totò Cuffaro”.
Barbagallo ha toccato anche il tema delle morti sul lavoro: “Questo quotidiano eccidio è la sconfitta di un paese civile e moderno. Abbiamo un numero di caduti che è doppio rispetto a quello della Germania, un paese più grande e più sviluppato. L’Unione europea – ha ricordato – raccomanda un ispettore ogni 10.000 lavoratori, noi in Sicilia ne abbiamo 1 ogni 22.200. Chi ci guadagna? La verità è che il governo Schifani non fa nulla. Non accade a caso, è frutto di un disegno preciso per colpire i più deboli.”