PALERMO – Fuori la Cidec, 2 seggi a Confesercenti e un ago della bilancia che sembra pendere sempre di più verso Confindustria. E’ stato pubblicato dall’assessorato regionale alle Attività produttive il decreto di assegnazione dei 33 seggi della nuova Camera di Commercio di Palermo ed Enna che è profondamente diverso da quello preparato, ma mai pubblicato, qualche settimana fa.
La Regione ha infatti dovuto escludere la Cidec da tutti i settori, Copagri e Cia Palermo dall’Agricoltura e Liberaimpresa dai servizi alle persone per non aver prodotto la documentazione necessaria a dimostrare la regolarità del vincolo associativo delle imprese dichiarate; inoltre ha dovuto prendere atto della rinuncia all’apparentamento di alcune associazioni che hanno abbandonato la coalizione di Confcommercio per passare con quella di Confindustria. Novità che hanno modificato profondamente il quadro che adesso sorride sempre di più alla coalizione dell’industriale Alessandro Albanese, a scapito di quella capeggiata dalla presidente di Confcommercio Patrizia Di Dio.
Adesso toccherà alle associazioni comunicare i nomi e l’insediamento potrebbe avvenire già a luglio, con l’elezione di giunta e presidente, anche se un paio di seggi potrebbero essere addirittura commissariati a causa di alcuni problemi di apparentamento.
I tre seggi dell’agricoltura vanno a Cia, Coldiretti e Confagricoltura, gli 8 del commercio a Confcommercio (6) e Confesercenti (2), i tre dell’industria a Confindustria (2) e Confcommercio-Cna, i tre dell’artigianato a Cna-Casartigiani (2) e Confartigianato. I due dei servizi alle persone vanno a Confindustria-Confcooperative-Legacooperative, i due del turismo a Confcommercio, i due delle spedizioni a Confindustria-Asstra-Fittel-Legacooperative e Confcommercio-Cna, il seggio della cooperazione a Agci-Confcooperative-Legacooperative.
Il seggio dei consumatori a Adoc-Adiconsum-Federconsumatori-Sicilia consumatori, quello dei sindacati a Cisl-Cgil. La Federpesca si aggiudica il posto della pesca e Abi-Ania quello del credito. Uno ai liberi professionisti, mentre i 4 seggi dei servizi alle imprese vengono divisi equamente fra Confindustria-Legacooperative-Confcooperative e Confcommercio.