Tra i sette componenti della nuova giunta della Camera di Commercio di Palermo ed Enna, guidata dal presidente Alessandro Albanese, per l’artigianato è stato eletto Giuseppe La Vecchia della Cna di Palermo.
Tra gli altri componenti della giunta sono stati confermati Andrea Peria Giaconia per il settore del cinema e spettacoli dal vivo, Angela Pisciotta per l’industria e Nunzio Reina per il commercio.
Per il settore dell’agricoltura è stato eletto Giovanni Fatta, e i componenti Massimiliano Lombardo e Maria Grazia Bonsignore. La prima seduta di giunta è in programma per venerdì 28 aprile.
La Vecchia: “Punteremo sulla digitalizzazione e internazionalizzazione delle imprese”
“Il programma che vorremmo sviluppare si farà un passo per volta, perché da mero compito amministrativo vorremmo puntare sulla promozione, sulla digitalizzazione e sull’internazionalizzazione delle imprese”, dice Giuseppe La Vecchia.
“Quella della Camera di Commercio è una pagina da riscrivere perché è rimasta per molto tempo sommessa a causa di altre vicende – aggiunge La Vecchia – non ha potuto esprimere la forza di rilancio per le imprese sui mercati, cosa che invece vogliamo fortemente che rappresenti”.
Ecco chi entra nel consiglio della Camera di Commercio
Oltre a Giuseppe La Vecchia, altri due esponenti della Cna entrano a far parte del consiglio della Camera di Commercio di Palermo ed Enna: Claudia Calò e Liborio Gulino, che sarà responsabile della Camera di Commercio di Enna, avrà diritto di tribuna in giunta con una delega specifica del presidente Alessandro Albanese.
“La Camera di Commercio – aggiunge La Vecchia – ha il compito di interpretare al meglio il difficile compito di tutelare e rappresentare il tessuto economico di distretti economici diversi, eppure complementari tra loro, come quelli di Palermo e Enna”.
“Uniti per realizzare un grande gioco di squadra”
“In questo momento così difficile per le imprese, strette tra inflazione e crisi energetica, occorre essere il più uniti possibile per realizzare un grande gioco di squadra a favore dello sviluppo, superando gli steccati che troppo spesso, in passato, hanno impedito all’economia siciliana di assumere il posto che le spetta nel quadro nazionale”, conclude.