“Ringrazio il collega Ninni Ferrante per il tentativo di amichevole sostegno e conoscendolo comprendo la sua buonafede nel sostenermi, ma la sua lettera si presta ad interpretazioni non in armonia con il mio (e con il suo) modus operandi. La solerzia e l’entusiasmo dell’appoggio alla mia candidatura – capisco dettata da percorsi di rivendicazione di nostri diritti andati a buon fine – sono stati usati in modo errato e strumentale. Non sono stata costretta da nessuno a offrire la mia candidatura e chi mi conosce sa che non intendo usare metodi che non mi appartengono per ottenere il consenso”.
Ad affermarlo a seguito della lettera divulgata oggi da alcuni organi di stampa è Silvana Camerino, candidata al consiglio comunale per la lista civica Palermo Avvenire.