PALERMO – Sono passate poche ore dall’approvazione del disegno di legge sul voto di genere. Ed è il primo disegno di legge che il Movimento cinque stelle non ha votato. Una scelta condivisa dai quindici pentastellati di stanza a Palazzo dei Normanni. E il capogruppo Giancarlo Cancelleri smonta le argomentazioni di chi parlava di un modello Sicilia con il M5S organico alla maggioranza: “Fra quello che succede a Roma e quello che succede a Palermo non cambia niente”.
Onorevole Cancelleri ieri avete preso una posizione molto dura sul disegno di legge che definisce la doppia preferenza di genere, eppure questo è un tema caro al Movimento.
“Questo disegno di legge è uno strumento per favorire il voto di scambio. E’ una porcata. E le porcate se le votino da soli, anche perché ho notato che quando c’è da farlo trovano l’accordo”.
La scorsa settimana il leader dell’opposizione Nello Musumeci diceva che voi eravate organici alla maggioranza.
“Era un falso mito di cui Musumeci si era convinto. Piuttosto vorrei dire che ieri sera hanno interrotto i lavori d’Aula per riunirsi in una stanza e mettersi d’accordo Musumeci, Cascio e Crocetta. Noi a questo gioco non ci stiamo”.
Quindi si rompe l’incantesimo del ‘Modello Sicilia’?
“L’unico modello Sicilia siamo noi quindici deputati eletti con il Movimento cinque stelle. Il nostro modo di fare. Quella che qualcun altro chiamerebbe ‘opposizione responsabile’. Noi non ci issiamo sul trespolo per parlare con linguaggio forbito e fare teatro. Ci limitiamo a votare quello che riteniamo giusto e non votare quello che riteniamo sbagliato”.
Il rapporto con Crocetta si è incrinato?
“Anche qui forse c’è un equivoco. Con Crocetta non c’è nessun rapporto preferenziale. Se parliamo di correttezza e cordialità queste le abbiamo con tutti. E appoggiamo le idee buone, a prescindere da chi le propone”.
Intanto c’è chi a Roma parla del presidente della Regione come di un anello di congiunzione per un governo Pd-M5S.
“Il nostro comportamento a Palermo è come quello che tengono i nostri colleghi a Roma. Non è vero che Crocetta è un anello di congiunzione fra noi ed il Pd. Anzi se va a Roma gli finisce peggio che a Bersani…”.
Tornando in Sicilia. Qual è la prossima tappa?
“Finora non abbiamo fatto niente, solo fesserie. Ora speriamo si inizi a fare sul serio. La prima priorità è il lavoro, tutto il resto… è noia”.