CATANIA – La Sac, societa’ di gestione dell’aeroporto di Catania, interviene con una nota “in merito al recente fatto di cronaca che ha visto una giovane donna aggredita da un cane randagio in prossimita’ dello scalo etneo”. La Sac puntualizza che “non sono presenti in area aeroportuale branchi di randagi con caratteristiche di stanzialita’. Il dato e’ confermato anche da informazioni assunte presso il posto di Polizia Locale dello scalo di Fontanarossa, che evidenziano come nell’area non vi siano gruppi di cani e che la loro casuale presenza nei pressi dello scalo e’ da considerarsi occasionale e, di conseguenza, assai difficile da prevedere.
Cio’ anche a seguito del fatto che da 3 anni la Sac ha in essere un contratto, a tutt’oggi in vigore, con il Centro europeo volontari anti randagismo, i cui addetti, con frequenza bisettimanale, ma anche a chiamata, effettuano interventi di monitoraggio, controllo e prevenzione in aerea aeroportuale”. “Dai dati in possesso della Sac – prosegue la nota -, risulta che negli ultimi mesi sono stati prelevati in zona sei cani, trasferiti presso l’Associazione Nova Entra, che gestisce un canile convenzionato con il Comune di Catania”. Infine, la Sac rende noto “di avere avuto in data odierna rassicurazioni da parte dell’assessore comunale al ramo, Rosario D’Agata, di un intervento piu’ vasto sull’area nella quale insiste l’aeroporto di Catania, volto a ridurre la possibilita’ di una presenza, anche solo occasionale, di randagi”.