Abbandonato a Capaci, Balù ha atteso per un mese il suo padrone

Abbandonato a Capaci, il cane Balù ha atteso per un mese il suo padrone

Salvato dai volontari, ora cerca una casa
NEL PALERMITANO
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PALERMO – Non poteva sapere di essere stato abbandonato. In quel tratto di strada ha aspettato per oltre un mese il ritorno del suo padrone, non allontanandosi mai. Il cane Balù, un meticcio simil Labrador di quattro anni, non si sarebbe mai mosso da lì se i volontari non lo avessero messo in salvo.

Trovato sotto un ponte

Si trovava sotto il ponte che da Capaci porta al mare, nello stesso punto in cui qualcuno lo aveva lasciato alla fine dello scorso novembre. La sua storia ricorda quella di Hachiko, il cane giapponese che per anni aspettò alla stazione il padrone che tanto amava, anche dopo la sua morte. In questo caso, Balù ha potuto contare soltanto sull’amore di chi lo ha messo al sicuro, togliendolo dalla strada dove ogni giorno rischiava la vita.

A raccontare come è andata, è Beatrice, volontaria del canile sanitario di Carini, la struttura in provincia di Palermo dove adesso Balù si trova, in attesa che qualcuno lo adotti.

“Decine di segnalazioni”

“Siamo intervenuti dopo decine di segnalazioni, il cane si trovava lì da tempo, al freddo, ma non si faceva avvicinare. Qualcuno gli portava da mangiare – spiega – lui si spostava soltanto per andare sul prato che si trova a poca distanza. Attraversava la strada, era molto rischioso per lui. Poi tornava puntualmente nello stesso punto, per aspettare che tornasse chi lo aveva abbandonato”.

Per diverse settimane ogni tentativo di salvarlo è caduto nel vuoto: “Eravamo molto preoccupati, specialmente a ridosso del Capodanno, quando i botti avrebbero potuto provocare gravi conseguenze, Alla fine l’aiuto di altre due volontarie bravissime si è rivelato fondamentale e siamo riusciti a portarlo in canile, ma non potrà rimanerci a lungo”.

Balù cerca infatti una nuova famiglia che lo ami, una casa che lo accolga. “Quando era in strada le segnalazioni erano state tantissme, ora che è qui da noi, nessuno si fa vivo. Balù è un cane buonissimo – prosegue la volontaria – compatibile con tutti. Ma è triste, perché è chiuso in gabbia. Non lo abbiamo mai visto scodinzolare, ha bisogno di amore”.

“Tra poco potrebbe tornare in strada”

“Come previsto per legge – precisa – se non sarà adottato in tempi brevi dovrà lasciare il canile e tornare per strada. Non possiamo riportarlo lì, in quel luogo di estrema sofferenza per lui”. E come in tutte le strutture della provincia, le emergenze sono tante e anche a Carini i volontari chiedono una mano.

L’appello per trovare nuovi volontari

“Siamo in pochi – prosegue Beatrice -, stiamo cercando qualcuno che ami gli animali che ci dia una mano. Qui ci sono cinquantadue gabbie, ogni giorno arrivano cani che hanno bisogno di un rifugio e di assistenza. Ma noi volontari ci occupiamo anche all’esterno della struttura dei randagi e siamo spesso costretti a sostenere spese privatamente per aiutarli”.

“Cerchiamo di non fare mancare niente a nessuno – conclude Beatrice – ma non sempre è facile, anzi. La storia del cane abbandonato a Capaci ne è un esempio”. Chi vuole farsi avanti per adottarlo può contattare il 351.4224320, Balù è adesso in buone mani, ma sta ancora aspettando.


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