CALTANISSETTA – Il collaboratore di giustizia Gioacchino La Barbera ha smentito, in un interrogatorio, alcune dichiarazioni rese il mese scorso ad un quotidiano in cui parlava di incontri del boss Totò Riina con ministri e generali, della presenza di uomini dei servizi segreti sui luoghi delle stragi e anche della presenza di componenti dei servizi sul Monte Pellegrino quando venne ucciso l’ex parlamentare Salvo Lima. La circostanza è stata rivelata stamattina dal pm Stefano Luciani nell’udienza del nuovo processo per la strage di Capaci, in corso davanti alla Corte d’Assise di Caltanissetta e che vede imputati Salvo Madonia, Vittorio Tutino, Cosimo Lo Nigro, Giorgio Pizzo e Lorenzo Tinnirello. Il pm ha pertanto chiesto di non ascoltare Gioacchino La Barbera durante la trasferta a Firenze fissata dalla Corte per il 29 e 30 ottobre quando è prevista pure l’audizione del neo pentito Cosimo D’Amato. Per il pm verrebbe a mancare l’elemento di novità che giustificava una nuova audizione di La Barbera, già sentito durante le precedenti udienze. I difensori degli imputati hanno poi chiesto di acquisire la registrazione audio dell’intervista e di ascoltare la giornalista che ha realizzato il servizio. La Corte si è riservata di decidere. (ANSA)
Gioacchino La Barbera ha smentito, in un interrogatorio, alcune dichiarazioni rese il mese scorso in cui parlava di incontri del boss Totò Riina con ministri e generali.
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