“La Regione siciliana non si e’ ancora dotata di un piano per contrastare il fenomeno dell’inquinamento atmosferico e l’Unione Europea ha avviato una procedura di infrazione contro l’Italia e la Sicilia”. Ad affermarlo e’ Salvino Caputo, presidente della commissione Attivita’ produttive dell’Ars, che ha presentato una interrogazione parlamentare all’Assessore al Territorio, Pippo Sorbello, per conoscere i motivi del mancato inadempimento e l’ammontare della multa che dovra’ pagare la Regione.
“Il Ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, ha informato ufficialmente il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, sui provvedimenti avviati dall’Unione Europea. I fatti – spiega Caputo – risalgono al 2005 e 2006 e interessano i Comuni di Palermo, Catania, Messina, Siracusa e le aree industriali della Valle del Mela e Priolo. In quelle zone infatti erano state riscontrate concentrazioni di sostanze nocive superiori di gran lunga a quelli fissati dalla legge. L’Unione Europea – aggiunge Caputo – aveva chiesto alla Regione siciliana quali piani erano stati avviati per ridurre ed eliminare l’inquinamento atmosferico. La risposta doveva pervenire a Bruxelles entro il 30 settembre scorso, ma non e’ mai stata inviata. Bruxelles, quindi attraverso l’Italia ha contestato alla Sicilia di non essersi dotata del piano di Contrasto all’inquinamento atmosferico. Adesso la Sicilia rischia non soltanto una maxi multa da 20 mila a 700 mila euro al giorno per ogni giorno di inadempimento ma – prosegue Caputo – rischia di perdere i fondi comunitari destinati all’Ambiente. E’ assurdo – conclude Caputo – che la Regione su tematiche cosi’ importanti assuma un atteggiamento di totale indifferenza”.
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