Carabiniere palermitano |ucciso a Carrara per vendetta - Live Sicilia

Carabiniere palermitano |ucciso a Carrara per vendetta

Antonio Taibi, il carabiniere palermitano ucciso a Massa Carrara

Antonio Taibi (nella foto), maresciallo dei carabinieri in servizio a Massa Carrara, aveva lasciato la città da molti anni. Stamattina è stato freddato con un colpo di pistola da un ex postino che si è costituito dopo il delitto.

PALERMO – “Dedito al suo lavoro – dicono gli amici – ma con il cuore sempre rivolto alla sua città”. Era originario di Palermo Antonio Taibi, il maresciallo dei carabinieri di 46 anni ucciso stamattina a Carrara. Aveva lasciato il capoluogo molti anni fa. Era in servizio presso il comando provinciale di Massa e Carrara, dove viveva con la moglie Maria Vittoria, 42 anni e i suoi due figli di 14 e 17 anni.

Taibi è stato ucciso a bruciapelo con un colpo d’arma da fuoco davanti alla porta di casa: a muovere la mano dell’assassino sarebbe stata la vendetta. L’omicida si è costituito alcune ore dopo: si tratta di un ex postino, Roberto Vignozzi, di 72 anni. Secondo il pensionato la colpa dei guai giudiziari dei figli era tutta del carabiniere: erano stati condannati a poco più di un anno, martedì 26 gennaio, dopo essere stati arrestati per questioni di droga.

E così ha deciso di vendicarsi, presentandosi stamattina con una pistola davanti all’abitazione del maresciallo, ucciso non appena ha spalancato la porta della palazzina in via Monterosso, nella zona centrale di Massa. “Ha rovinato i miei figli”, ha detto l’anziano agli inquirenti. La notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno tra gli amici e i conoscenti palermitani. Antonio Taibi viene descritto come un uomo generoso, disponibile, che amava il proprio lavoro. Sono decine i pensieri e i ricordi dedicati al carabiniere sulla sua pagina di Facebook.

Accanto ad una foto in cui Taibi sorride, c’è chi ricorda gli anni trascorsi insieme o l’ultimo incontro a Palermo. E chi si dichiara fortunato per il semplice fatto di averlo conosciuto. “Ciao Antonio – scrive Andrea – sono stato fortunato a conoscerti 12 anni fa. Ricorderò per sempre la bella chiacchierata che ci siamo fatti un mesetto fa al telefono. Guardaci le spalle da lassù caro amico e grande collega perché ne abbiamo davvero bisogno in questo mondo e il vile gesto di oggi ne è l’ulteriore dimostrazione”.

Lutto a Ventimiglia

Antonio Taibi trascorreva le vacanze estive in un paese della provincia palermitana, Ventimiglia di Sicilia, dove è nata la madre Maria Portuesi. Lo dice il sindaco del paese, Antonio Rini: “Antonio Taibi in paese tutti lo ricordano come il ‘gigante buono’. La nostra comunità è molto colpita da questa tragedia e proclamerò il lutto cittadino”.


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