Cirignotta e l'appalto dei pannoloni | Libero l'imprenditore arrestato - Live Sicilia

Cirignotta e l’appalto dei pannoloni | Libero l’imprenditore arrestato

Il Tribunale del Riesame scarcera Carlo Carollo, finito agli arresti domiciliari assieme al magistrato ed ex manager dell'Asp, Salvatore Cirignotta, nell'ambito dell'inchiesta sulla presunta turbativa d'asta nella gara per l'acquisto di pannoloni da parte dell'Azienda sanitaria provinciale di Palermo.

PALERMO – Torna libero per “insussistenza degli indizi di colpevolezza” Carlo Carollo, finito agli arresti domiciliari, il 10 febbraio scorso, nell’ambito di un’inchiesta sulla presunta turbativa d’asta nella gara per l’acquisto di pannoloni da parte dell’Azienda sanitaria provinciale di Palermo.

Era finito agli arresti in casa assieme a Salvatore Cirignotta, magistrato ed ex manager dell’Asp. Carollo è il procuratore per la Sicilia e la Campania della Fater, la multinazionale di prodotti sanitari che, secondo l’accusa, avrebbe dovuto essere favorita nell’appalto da 42 milioni. La sua scarcerazione è stata decisa dal Tribunale del riesame, presieduto da Maria Elena Gamberini, che ha accolto il ricorso degli avvocati Massimo Motisi e Domenico La Blasca,

Sulla base della ricostruzione dell’accusa, Cirignotta avrebbe convocato Giuseppe Quattrocchi e Fabio Damiani, commissari della gara incriminata, per mostrare loro “un documento riproducente una simulazione di verbali di gara contenenti i nominativi della Commissione, in carta non intestata, in cui una società partecipante, la Fater spa, risultava vincente”. E avrebbe pure detto di essere pronto a consegnare anche “una pen drive con il file in formato digitale in modo tale che potesse utilizzarlo”. Si trattava della “bozza del provvedimento definitivo di valutazione tecnica, nei quali la prima classificata risultava la Fater, con i punteggi, rispettivamente, di 70 e 71 e decimali”. Punteggi, che secondo i carabinieri, non corrispondevano alle caratteristiche tecniche della Fater.

La bozza fu ritrovata nella cassaforte di Cirignotta. Secondo gli investigatori, sarebbe stata scritta con il computer portatile di Carlo Carollo dal quale i periti hanno estratto un frammento di file corrispondente alla parte iniziale del verbale. Ora il Riesame bolla come “insignificante” il frammento di testo ritrovato nel pc, anche perché sarebbe stato scritto su un computer aziendale e non ad uso esclusivo dell’indagato. Ed ancora: nel frammento mancava la parte con i punteggi attribuiti alla Fater. Come dire, se accordo illecito c’è stato, se davvero qualcuno ha fornito a Cirignotta il canovaccio su cui sviluppare il verbale di gara ed evitare intoppi nell’aggiudicazione illecita dell’appalto quel qualcuno non è detto che sia stato Carollo.

 


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