Caro bollette, Arera: "Rincari fino al 18 per cento" - Live Sicilia

Energia elettrica, Arera: “Bollette in aumento del 18 per cento”

Le comunicazioni dell'Autorità per l'energia
MERCATO ENERGETICO
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Ancora aumenti e caro bollette. Secondo quanto comunicato dall’Arera, Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, la bolletta dell’elettricità nell’ultimo trimestre 2023 per la famiglia tipo in tutela aumenterà del 18,6 per cento. Per il Codacons si tratta di “una mazzata da 120 euro in capo alle famiglie”.

Caro bollette: i numeri

Come spiega l’Arera, a 28,29 centesimi di euro al kWh la tariffa cala comunque del 57 per cento rispetto ai 66,01 cent del quarto trimestre 2022. Da ottobre a dicembre prossimi ci sarà un contributo straordinario, crescente con il numero dei componenti familiari, dato in automatico a chi già riceve il bonus elettrico, cioè le famiglie con livello Isee fino a 15.000 euro (30.000 euro per le famiglie numerose), per un valore totale di 300 milioni di euro. La misura attua il decreto approvato dal Cdm dello scorso 25 settembre.

A proposito dell’aumento del prezzo dell’energia elettrica, Arera spiega che “è dovuto all’andamento delle attuali quotazioni all’ingrosso (Pun) previste in aumento per il quarto trimestre 2023 anche a causa del costo del gas naturale che normalmente cresce nelle stagioni più fredde”.

Il prezzo attuale, aggiunge l’autorità, “è sostanzialmente legato al forte incremento della componente PE (prezzo energia) a copertura dei costi di acquisto dell’energia elettrica (+19,4 per cento), e della voce oneri di sistema (+0,4 per cento), leggermente compensata da una riduzione della componente PD (prezzo dispacciamento) a copertura dei costi di dispacciamento (-1,2 per cento); la componente PPE (prezzo perequazione energia) per il corrispettivo di perequazione è rimasta invariata. Restano invariate le tariffe di rete regolate (Trasporto, distribuzione e misura)”.

Codacons: “Una mazzata”

L’aumento delle tariffe elettriche nell’ultimo trimestre dell’anno “rappresenta una mazzata da 120 euro in capo alle famiglie del mercato tutelato”: lo afferma il Codacons, che fornisce i numeri sulle ripercussioni dei rincari sulle tasche degli italiani.

“Purtroppo le previsioni del Codacons trovano riscontro nell’aggiornamento disposto da Arera – commenta il presidente Carlo Rienzi – Avevamo infatti preannunciato nelle scorse settimane la risalita dei prezzi dell’energia in vista dei mesi freddi, ma il rischio più elevato è che anche il gas, in occasione della riaccensione degli impianti di riscaldamento, torni ad impennarsi”.

Assoutenti: “Pessimo segnale”

“Il forte aumento delle tariffe elettriche deciso oggi da Arera rappresenta un pessimo segnale, che attesta come i prezzi dell’energia stiano pericolosamente salendo con l’aumento della domanda sui mercati legata ai mesi invernali”: lo afferma Assoutenti, che esprime preoccupazione.

“L’aumento delle tariffe del 18,6 per cento porta le bollette elettriche ai livelli di fine 2021, quando l’Italia si ritrovò in piena emergenza energetica, con il conto per la luce che sale a quota 764 euro annui a famiglia – spiega il presidente Furio Truzzi – Rispetto allo stesso periodo del 2022 siamo in presenza di tariffe più basse, ma se guardiamo al passato, prima dello scoppio della crisi energia, il confronto è impietoso: nel quarto trimestre del 2023 le tariffe risultano più care del 47,3 per cento rispetto allo stesso periodo del 2020, con una maggiore spesa pari a 246 euro a famiglia solo per la luce”.

“L’emergenza energia è tutt’altro che finita – conclude Truzzi – Anche sul mercato libero stiamo ricevendo segnalazioni di utenti che denunciano fortissimi rincari delle tariffe, una situazione che rischia di esplodere a gennaio, con l’addio al regime di maggior tutela”.


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