ROMA – “Le evidenze raccolte non hanno fornito elementi sufficienti a corroborare l’ipotesi istruttoria. Allo stato, è prevista la chiusura del procedimento nelle prossime settimane”. Lo ha detto Guido Stazi, segretario generale dell’Antitrust, durante un’audizione alla commissione Insularità riferendosi all’istruttoria avviata per un presunto cartello tra le compagnie per i voli da e per la Sicilia che avrebbe fatto lievitare i prezzi. Ipotesi segnalata dai consumatori e dalla stessa regione Sicilia.
“Infatti, – motiva Stazi – da un lato, non sono state rinvenute prove di contatti tra le compagnie aeree volti, direttamente o indirettamente, alla fissazione coordinata delle condizioni di offerta dei voli; dall’altro, i dati raccolti non hanno consentito di concludere che i comportamenti, in particolare di prezzo, rilevati sul mercato siano univocamente riconducibili ad una concertazione tra i vettori volta ad uniformare le tariffe offerte”.
“Le puntuali analisi svolte – aggiunge – hanno mostrato una tendenza comune all’aumento dei prezzi di vendita dei voli all’approssimarsi della data della partenza, che riflette l’aumento della domanda e la scarsità dei posti residui. È emersa, tuttavia, una certa variabilità con riferimento, in particolare, al livello e all’entità degli aggiustamenti che le compagnie hanno praticato nel periodo osservato”.
L’attenzione dell’autorità si sposta ora su un altro punto: l’effetto degli algoritmi sulla determinazione dei prezzi dei vali per Sicilia e Sardegna. Questo grazie anche ai nuovi poteri conferiti in materia all’Antitrust dall’ultimo decreto asset. E’ stata infatti avviata una nuova indagine per – spiega Stazi – “approfondire il funzionamento degli algoritmi da tempo utilizzati dalle compagnie al fine di ottimizzare i ricavi sulle rotte”. Questo per “verificare se effettivamente gli algoritmi di prezzo utilizzati dai vettori siano suscettibili di determinare o stabilizzare situazioni di mercato distorsive della concorrenza, in danno dei consumatori”.
Lai (Pd): il governo brancola nel buio
“L’audizione dell’Autorità Garante della Concorrenza e del mercato effettuata questa mattina in bicamerale insularità ha confermato, se fosse stato ancora necessario, che sul caro voli il Governo si muove al buio e i tempi per un intervento concreto saranno lunghi”. Cosi il deputato dem Silvio Lai, componente della Commissione Bilancio e vicepresidente della Commissione Insularità. “Ad agosto – aggiunge – il Governo Meloni, propagandisticamente, pretendeva di imporre un tetto tariffario in contrasto con le regole europee tanto che il ministro Urso ha dovuto fare marcia indietro, ripiegando su una indagine conoscitiva dell’Autorità Garante della Concorrenza che terminerà il 31 dicembre 2024. Comunque rispetto ai possibili comportamenti anomali delle compagnie aeree l’Autorità Garante su segnalazione delle associazioni dei consumatori e della ‘sola’ Regione Siciliana (assente la Regione Sardegna che non avrebbe fatto segnalazioni), per i prezzi del periodo natalizio 2022, non ha riscontrato ‘una concertazione illecita tra i vettori aerei’ coinvolti ovvero EasyJet, Ryanair, ITA e Wizzair”.
“Così gli interventi a favore dei cittadini e per regolare le azioni delle compagnie aeree potrebbero vedere la luce solo nel 2025, mentre sono assolutamente urgenti. Per questo come PD abbiamo chiesto di anticipare i tempi dell’indagine e valutare la possibilità di introdurre per le isole condizioni ai vettori in merito alle condizioni di utilizzo degli slot negli aeroporti di Sardegna e Sicilia”. “Inoltre – prosegue Lai – va tutelato, come è stato detto all’autorità in sede di audizione, il diritto dei cittadini anche rispetto a quelle compagnie che volando in continuità territoriale bloccano la vendita dei biglietti delle tratte con oneri di servizio tre ore prima della partenza del volo, un tempo eccessivo che impedisce di garantire un vero diritto alla continuità considerato che tra un volo e l’altro passano diverse ore”.