“Non c’é una soluzione alternativa all’azzeramento delle leadership nel Pdl”. Lo ha detto il Presidente dell’Ars Francesco Cascioconversando con i giornalisti a margine di un’iniziativa a Palazzo dei Normanni. “Non voglio dare giudizi sulla guida del partito, perché sarebbero giudizi su una o due persone, dico solo che abbiamo sbagliato tutti – ha aggiunto – e ognuno ha la sua quota parte di responsabilità”. “Quando una squadra perde si cambia l’allenatore – ha concluso – dunque bisogna cambiare i vertici regionali del partito”.
Dal canto suo Cascio ribadisce di non voler correre per Palazzo d’Orleans: “Non mi candiderò alla presidenza della Regione, non ci penso nemmeno”. Cascio risponde così alla domanda diretta dei giornalisti. E a chi chiede se condivide la proposta del leader di Grande Sud, Gianfranco Micciché, di ricomporre la coalizione di centrodestra per le regionali, Cascio dice: “Condivido le dichiarazioni di Micciché quando dice che deve esserci un progetto inclusivo, che tende ad includere tutti i moderati, non lo condivido invece – ha aggiunto – nella parte in cui sostiene che questo progetto funziona solo nella misura in cui lui è il candidato alla presidenza della Regione”. “Se ci si siede al tavolo immaginando che una delle condizioni più importanti è già opzionata – ha aggiunto – partiamo con il piede sbagliato”.
Il voto per le regionali siciliane sarà un test decisivo per il centrodestra. E Cascio non nasconde le difficoltà del suo schieramento politico: “La Sicilia e’ l’unico scoglio elettorale prima delle politiche del marzo 2013 – osserva Cascio -. Come spesso accade la nostra regione è precursore di eventi sul piano nazionale. Se perdiamo in Sicilia è fatta, non c’ è storia. Se riusciamo a immaginare qualcosa che ci faccia vincere qui – ha aggiunto – allora abbiamo margini di speranza anche a livello nazionale per le politiche”.
La ricetta per tornare a vincere? “Il Pdl ha perso a livello cittadino e regionale, come hanno perso altri partiti con responsabilità di governo. Bisogna lavorare per aggregare i moderati e presentare un progetto credibile con facce credibili, non pensando a esperimenti di laboratorio né fusioni a freddo”, ragiona Cascio, che in merito agli ultimi scampoli di vita della legislatura annuncia: “L’abolizione del voto segreto in aula, sarà uno dei provvedimenti che l’assemblea regionale adotterà prima dello scioglimento. Cercheremo invece quanto più possibile di capitalizzare questi due mesi di legislatura, sia dal punto di vista dell’attività legislativa sia dal punto di vista delle riforme d’Aula – ha aggiunto. Vorrei lasciare in eredità un’importante modifica al regolamento con l’abolizione del voto segreto in Aula”.
Una battuta anche sul nuovo sindaco di Palermo: “Ho votato per Leoluca Orlando, tra un fuoriclasse e un apprendista non avevo dubbi su chi scegliere”.