Aveva appena vinto il ricorso contro l’espulsione da Confindustria, decretata nell’estate 2009, ma non è bastato. Le indagini che hanno condotto all’arresto di diciannove persone fra mafiosi, colletti bianchi e fiancheggiatori coinvolgono anche l’Aedilia Venusta. In manette è finito l’amministratore, l’architetto Vincenzo Rizzacasa, per aver gestito il tesoro di Salvatore Sbeglia, anche lui finito in manette insieme ai suoi fratelli Francesco Paolo e Giuseppe, nonché i nipoti Francesco e Marcello. Dell’azienda di Rizzacasa il mensile “S” se n’era occupato rivelando la presenza nei cantieri di Salvatore e Francesco Paolo Sbeglia.
Confindustria l’aveva espulso dall’associazione di categoria, ma lui ha fatto ricorso al giudice ed era stato riammesso. Oggi l’imprenditore edile palermitano Vincenzo Rizzacasa 63 anni, è stato arrestato dalla polizia nell’ambito dell’indagine che ha svelato i legami fra la mafia e parte dell’imprenditoria cittadina. Il particolare è emerso a margine della conferenza stampa in cui sono stati illustrati i particolari dell’indagine.