ROMA – Meredith Kercher – la studentessa inglese uccisa a Perugia nel novembre 2007 – potrebbe essere morta a causa di un gioco erotico finito male. Questa una delle ipotesi sulle quali la Cassazione ha ordinato una nuova valutazione alla Corte d’assise di appello di Firenze: la si legge nelle motivazioni, estese in 74 pagine, del verdetto che lo scorso 25 marzo ha annullato le assoluzioni per i due imputati Raffaele Sollecito e Amanda Knox.
L’appello bis dovrà servire “non solo a dimostrare la presenza dei due imputati nel locus commissi delicti, ma ad eventualmente delineare la posizione soggettiva dei concorrenti del Guede, a fronte del ventaglio di situazioni ipotizzabili, che vanno dall’accordo genetico sull’opzione di morte, alla modifica di un programma che contemplava inizialmente solo il coinvolgimento della giovane inglese in un gioco sessuale non condiviso, alla esclusiva forzatura ad un gioco erotico spinto di gruppo, che andò deflagrando, sfuggendo al controllo“.
Intanto l’avvocato di Raffaele Sollecito, Giulia Bongiorno, commenta all’Ansa: “Non temiamo alcun tipo di approfondimento perché questo non potrà che far emergere l’estraneità di Raffaele Sollecito alle accuse. La Cassazione – ha aggiunto – ha infatti disposto un approfondimento sul materiale probatorio e indiziario. Ma noi – ha concluso la Bongiorno – non temiamo alcun tipo di approfondimento”.