Caso Salamone: è ancora ignoto il complice di Mancuso - Live Sicilia

Caso Salamone: è ancora ignoto il complice di Mancuso

Chiesta l'archiviazione ma la famiglia non ci sta
FEMMINICIDIO
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CATANIA – La battaglia della famiglia di Valentina Salamone non si è fermata con la condanna definitiva di Nicola Mancuso. Lo avevano già detto a Roma, in occasione della sentenza della Corte di Cassazione, “adesso vogliamo portare a processo maschio 1”. La 19enne biancavillese è stata ammazzata – simulando un suicidio per impiccagione – in una villetta di Adrano nell’estate del 2010.

Mancuso, ex amante della giovane, avrebbe agito con un complice. Le tracce di dna che hanno inchiodato l’adranita – in carcere anche per droga – hanno permesso di comprendere che nella scena del crimine c’era anche un’altra persona. I Ris di Messina hanno isolato un dna diverso che hanno contrassegnato come “maschio 1”. Le indagini però non hanno portato, almeno fino ad oggi, a poter scrivere accanto al codice genetico un nome e cognome.

La procura generale di Catania – che si occupa del caso Salamone da quando è stato avocato alla procura – ha presentato istanza di archiviazione al gip. Ma i familiari, assistiti dall’avvocato Dario Pastore, si sono opposti. Ieri c’è stata l’udienza davanti alla giudice per le indagini preliminari Maria Ivana Cardillo da cui è emerso che negli ultimi sei mesi sono stati effettuati nove prelievi di dna. Il consulente della difesa, l’ex colonnello dei Ris Luciano Garofano, ha evidenziato che “occorrerebbe effettuare circa 900 campionamenti per identificare maschio 1”.

Pallottoliere alla mano servirebbero – a questi ritmi investigativi – 50 anni per individuare il complice di Nicola Mancuso. “È inaccettabile oltre che incomprensibile. La piattaforma probatoria – commenta l’avvocato Dario Pastore – che ha portato alla condanna all’ergastolo di Nicola Mancuso è identica a quella che colloca maschio 1 sul luogo del delitto al momento in cui Valentina è stata uccisa. Occorre però compiere le indagini necessarie per assicurare maschio 1 alla giustizia”. A questo punto non resta che attendere la decisione della gip.


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