La Corte di Cassazione ha confermato otto condanne nei confronti di altrettanti affiliati a Cosa nostra di Riesi (Caltanissetta), accusati a vario titolo di tentato omicidio, mafia, furto e ricettazione. Le pene oscillano da un massimo di 20 anni a un minimo di 3. Pino e Vincenzo Cammarata, detti i “fratelli terribili” sono stati condannati rispettivamente a 20 e 15 anni, per associazione mafiosa ed estorsione ai danni dell’azienda vinicola Zonin; Giuseppe Paterna e’ stato condannato a 17 anni per il fallito agguato a Francesco Cammarata; sempre per il tentato omicidio di Cammarata e con l’accusa anche di associazione mafiosa, e’ stato condannato a 14 anni di carcere Calogero Bellone; altri 14 anni sono stati inflitti a Salvatore Cutaia, anche lui accusato del tentato omicidio compiuto ai danni di Francesco Cammarata oltre che di associazione mafiosa. Sono 10 gli anni invece che dovranno scontare Giovanni Giuseppe Laurino e Gaetano Cammarata. Infine Calogero Di Prima e’ stato condannato a tre anni in continuazione con una precedente sentenza legata alla ricettazione di bovini aggravata dall’avere favorito la mafia. Gli otto imputati vennero arrestati nell’ambito dell’operazione “Odessa” nel novembre del 2005.
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