Giuseppe Castorina
CATANIA. La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso, ritenendolo inammissibile, presentato dalla Procura di Catania dopo la scarcerazione del 34enne Giuseppe Castorina, decisa dai giudici del tribunale del Riesame lo scorso agosto. Il fermo dell’uomo per tentato omicidio, convalidato dal Gip Francesca Cercone, era scaturito dalle indagini avviate dopo la duplice sparatoria avvenuta il 6 luglio a Mascali e, poche ore dopo, a Riposto.
Per l’accusa Castorina avrebbe fatto parte del commando che, insieme al 25enne Luigi Falzone, vittima designata del secondo fallito agguato, ed al 33enne Liborio Previti, ferì con un colpo di pistola il pregiudicato mascalese Sebastiano Flori. Il fermo di Previti, però, non venne convalidato. Il Gip, rigettando anche la richiesta di misura cautelare in carcere avanzata dal sostituto procuratore Marco Bisogni, parlò di assenza di gravi indizi di colpevolezza. Per quest’ultimo però la Procura di Catania non presentò ricorso. Restano a questo punto sette gli indagati in carcere, tutti accusati di tentato omicidio, per la duplice sparatoria.
Soddisfatto il difensore di fiducia Ernesto Pino per la pronuncia della Cassazione.
“E’ stata confermata – dichiara il legale – l’estraneità alla vicenda di Giuseppe Castorina, già riconosciuta dal tribunale del Riesame di Catania. Adesso – conclude Ernesto Pino – confidiamo in un veloce e felice epilogo del caso”.
