Castiglione: "Lombardo? Siamo sorpresi | Ora stiamo a vedere dove vuole andare" - Live Sicilia

Castiglione: “Lombardo? Siamo sorpresi | Ora stiamo a vedere dove vuole andare”

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Il problema di sempre sia per la Regione e sia per lo Stato che i soldi stanziati alla destinazione per burocrazia e incapacità non arriveranno mai nei tempi giusti e poi saranno previsti adempimenti assurdi e di difficile attuazione. Qui i soldi occorre darli domani e subito altrimenti non serviranno a nulla. Gli invasi già da tempo dovevano essere finanziati. Poi in Sicilia rientrano in una necessità prioritaria. Se ci sono i soldi e non si fa niente è da masochisti. Bisogna velocizzare la procedura di spesa evitando decreti su decreti, disposizioni su disposizioni e mantenendo i controlli sull'attuazione dei laghetti ed altro. I consorzi di bonifica sono stati da sempre strutture fatiscenti e con spreco di denaro continuo senza nessuna utilità ma distribuzione di poltrone. Pessimo sistema Italiano. Dovunque si rivolga lo sguardo si constata corruzione e incompetenza.

Ma se la politica la smettesse di lottizzare ogni cosa sarebbe meglio. Qui si usa lottizzare tutto persino chi è destinato a fare il commesso, tra l'altro litigando tra istituzioni con atteggiamenti di prevaricazione contro loro stessi. Pessimo spettacolo. Occorre cambiare tutto e attuando ogni nomina con la politica lontana da ogni decisione. Trovare un sistema basato sulla competenza e meritocrazia. Una graduatoria di merito visto che il centro destra si è battuto tanto a parole per attuare la meritocrazia. Destra o sinistra lo spettacolo non è cambiato. La lottizzazione è rovinosa per la funzione delle istituzioni. Appare in evidenza che la politica sia semplicemente una spartizione di poltrone del resto già visto con le nomine sulla sanità. Sembra una corsa tra di loro partiti e istituzioni ponendo veti trasversali. Non ha senso eleggere e pagarli per fare quello che fanno. O si cambia o si muore e si deve cambiare tutto. La politica non può interferire sulle nomine ne deve restare fuori. Ma sappiamo bene che non si tratti di politica ma di beghe e di corsa agli ostacoli fino al traguardo sgambettando la stessa meritocrazia. Le scelte devono essere attuate in modo diverso se vogliono essere credibili secondo capacità e competenza.

Mi auguro che questa esperienza serva a riflettere sullo sport e sul senso civico che sono assolutamente interdipendenti. Usare un linguaggio più consono allo spirito dello sport serve anche ad educare la gente in un sistema più complesso volto al vivere in armonia e in civiltà e allora, forse allora sarà giustificato sognare una squadra che rappresenti la Città in tutte le sue articolazioni.

Vincenzo prestianni anche io da tifosissimo palermitano da una vita ammetto che il 5 a zero (che hai indovinato) è stata la meritata punizione per il fatto che certi tifosi palermitani hanno per settimane provocato sui social i napoletani per fare rompere l'amicizia.

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