CATANIA – Tre energumeni hanno circondato, immobilizzato e rapinato due giovani in via Luigi Sturzo. È accaduto ieri sera. Alla fine però i rapinatori hanno deciso di tenere solo uno dei telefonini: gli altri, evidentemente, erano di scarso valore. I carabinieri hanno già arrestato uno dei tre, un 31enne che, secondo quanto comunicato, avrebbe origini nordafricane.
I servizi
L’arresto rientra nell’ambito delle azioni di contrasto ai reati predatori a San Berillo. I militari della Compagnia di Piazza Dante sono riusciti in meno di 24 ore a individuare e fermare l’autore della rapina. Ieri sera, in pratica, la vittima e un suo amico, nel rincasare a piedi, giunti in via Sturzo sono stati accerchiati da 3 cittadini stranieri. Dopo avergli sbarrato la via, li hanno immobilizzati. Uno di loro ha sottratto i telefoni dalla tasca, minacciandoli di morte se avessero opposto resistenza.
La dinamica
Spaventati, i due catanesi sono pertanto rimasti immobili mentre gli venivano sfilati i due cellulari. Dopo aver messo a segno il colpo, i tre delinquenti si sono dileguati per le viuzze del quartiere. I due giovani, ancora sotto shock, hanno chiamato i Carabinieri. I militari dell’Arma hanno fatto scattare le indagini. Estremamente utile è stata la dettagliata descrizione del rapinatore che aveva materialmente sottratto gli smartphone. L’unico visto: gli altri due li avevano bloccati alle spalle.
L’identikit
L’identikit è stato quindi immediatamente diramato a tutte le pattuglie su strada dalla Centrale Operativa, che ha coordinato l’articolato dispositivo di ricerca. Contemporaneamente, i Carabinieri hanno inoltre esaminato le telecamere presenti sul posto. Tale attività, in poche ore, ha dato i suoi frutti. Una pattuglia della Compagnia di Piazza Dante, ha infatti riconosciuto in via Di Prima uno dei presunti responsabili.
La convalida
Pregiudicato e senza fissa dimora, il 31enne è stato poi formalmente identificato, senz’ombra di dubbio, anche dalle vittime. L’uomo è stato così bloccato e sottoposto a fermo. Poi l’autorità giudiziaria ne ha disposto la traduzione presso il carcere di Piazza Lanza. Intanto le attività investigative dei Carabinieri sono ancora in corso per risalire ai due complici.