Catania, 2014 annus horribilis | Si riparte da poche certezze - Live Sicilia

Catania, 2014 annus horribilis | Si riparte da poche certezze

Un anno decisamente complicato per la formazione rossoazzurra, che ha subito l'onta della retrocessione in cadetteria, seguita da una prima parte di stagione pessima proprio in serie B. Calaiò e Rosina attualmente sono gli unici che possono garantire il salto di qualità.

 

calcio - serie b
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CATANIA. Alzi la mano chi ricorda un anno così nefasto per i colori rossoazzurri. Quelli del 2014 sono stati trecentosessantacinque giorni da cancellare per gli etnei. Non c’è una cosa, una sola cosa, che è possibile salvare in quella che stata un’annata senza gioie e vissuta sull’onda emotiva di una tensione purtroppo costante. Negli almanacchi quello che è ormai alle spalle sarà etichettato come l’anno che ha rispedito in B il Catania e che si è concluso con il mezzo disastro di una graduatoria cadetta inimmaginabile soltanto tre mesi fa. Nel 2014 sono passati, tra chiamate e ritorni, ben cinque allenatori: un valzer di panchine feroce ed al quale l’ambiente rossoazzurro non era certo abituato.

Il 2014 si era aperto per gli etnei con il 2-0 rifilato al Bologna: una vittoria che lasciava presagire una inversione di rotta. Una macumba finalmente cancellata via con l’arrivo del nuovo anno. Ma fu solo un fuoco di paglia. Tutto vanificato immediatamente dopo da una serie di risultati catastrofici in serie. A maggio è stata ufficialmente Serie B. Tra mille rimpianti, polemiche e – per l’appunto – tensioni. “Risaliremo subito”, venne detto. A fine 2014 il Catania è, però, relegato nei bassifondi di classifica della cadetteria. Fine dell’idillo tra società e tifosi: con un futuro all’orizzonte che rimane indecifrabile.

Ma il 2014 sarà ricordato anche come l’anno drammatico degli infortuni in quantità industriale: tra la passata stagione e l’attuale, una vera e propria maledizione si è abbattuta su chi scendeva in campo con la maglia rossoazzurra. Infortuni cronici, che non hanno risparmiato alcuno. Infortuni di una certa rilevanza: da smaltire col tempo, rischiando altrimenti una ricaduta.

Sul piano tecnico, hanno brillato davvero in pochi. Il lusinghiero lavoro delle giovanili rossoazzurre ha portato a debuttare ragazzi davvero interessanti (Parisi su tutti) ma in questa seconda parte d’anno la differenza l’hanno fatta Rosina e Calaiò. Difficile immaginare dove si troverebbe oggi questo Catania senza il loro contributo determinante. Ma la questione vera è quella di avere almeno un Rosina ed un Calaiò in ogni reparto. Ecco perché si punta tutto sul mercato di gennaio. Non solo per cancellare un anno nefasto: ma anche per riprendersi quell’orgoglio che i colori rossoazzurri sembrano avere perso per strada nel trascorrere di un 2014 da cancellare.


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