CATANIA. I fatti sono stati raccontati dal Siulp, il Sindacato italiano Unitario Lavoratori Polizia.
Nella tarda mattinata di ieri si sarebbe presentato in Questura un cittadino extracomunitario che dapprima ha dialogato serenamente con gli operatori e poi, improvvisamente e senza nessun apparente motivo, avrebbe aggredito una giovane poliziotta in divisa che presiedeva l’ingresso dello Questura in Via Manzoni.
Dopo la colluttazione, l’aggressore è stato tratto in arresto e l’agente è stata accompagnata al Pronto Soccorso e successivamente dimessa con diversi giorni di prognosi.
“E’ di pochi giorni fa la violenza sessuale consumatasi nel porto di Napoli a danno di una poliziotta smontata dal turno di notte ed oggi ci troviamo a commentare l’ennesimo brutale episodio commesso nei confronti di due poliziotte. Gli uomini e le donne della Polizia di Stato tutti i giorni rischiano la propria incolumità per assicurare ordine e sicurezza a tutti i cittadini”. Così in una nota commenta l’aggressione a CATANIA di due poliziotte il segretario generale nazionale del libero sindacato di Polizia (Li.Si.Po.) Antonio de Lieto, che esprime “solidarietà alle due poliziotte aggredite crudelmente”.
“L’aggressione verificatasi a CATANIA è la prova a giudizio del Li.Si.Po. – continua de Lieto – che aggredire i poliziotti è diventato una moda. Anche i poliziotti sono figli del popolo e non meritano queste squallide aggressioni da parte di taluni individui”. “Il tributo di sangue versato dagli operatori di Polizia è enorme – conclude – ragion per cui non è più rinviabile l’inasprimento delle pene: norme più severe e carcere certo e duro per chi si rende responsabile di tali brutali atti. Gli stranieri che non rispettano le nostre leggi e le nostre Forze di Polizia non meritano di restare nel nostro Paese”.
“A nome del Coordinamento provinciale di Fratelli d’Italia esprimo solidarietà e vicinanza all’agente aggredita e a tutti gli uomini in divisa che giornalmente mettono a repentaglio la propria incolumità per la sicurezza delle nostre comunità”. Lo afferma in una nota il Coordinatore provinciale dei FdI Alberto Cardillo, che aggiunge: “I dati ci dicono che ogni tre ore in Italia viene aggredito un agente di Ps. Tutto ciò è davvero inaccettabile ed è figlio di un clima di lassismo mantenuto dai governi che si sono susseguiti negli ultimi dieci anni”.
“Il Governo Meloni in questo senso è garanzia di discontinuità – conclude Cardillo – e già dal primo Consiglio dei Ministri con il cosiddetto decreto anti-rave ha dimostrato con i fatti che le regole devono tornare ad essere rispettate da tutti e che nessuna illegalità, specie se a danno della sicurezza pubblica, può essere più sottovalutata o tollerata”.