CATANIA – Difficile dire che derby sarà. Decifrare la crittografia dei fatti delle ultime ore in casa Catania è impresa impossibile. Si va dal tumultuoso ed indigesto dopo partita di domenica scorsa ad Agrigento con la sfuriata (chissà quanto opportuna in quei toni) del direttore Ferrigno a quella che potrebbe essere, domani, la presa di posizione della tifoseria. Un inedito derby infrasettimanale e pre-pasquale nel quale nessuno vuole fare (è ovvio) da agnello sacrificale.
Catania-Messina vale tutto, o quasi, per entrambi. Non è solo una questione di classifica e campionato. In ballo, c’è anche una rivalità che, nel bene e nel male, non ha mai concesso sconti. L’ultima sfida richiama a ben altri ricordi: era la stagione 2006/2007 e si era in Serie A. Finì 2-2. E domani al Massimino per i rossoazzurri sarà d’obbligo una prova di riscatto. La graduatoria si è fatta deficitaria al punto che non far punti domani sarebbe a dir poco drammatico. La vittoria che non arriva, la sterilità in zona-gol, il gioco che non c’è: per mister Moriero ce n’è già abbastanza per barattare una vittoria con una traversata sui carboni ardenti.
In un silenzio stampa quasi irreale, la compagine etnea ha intanto proseguito l’avvicinamento al match confermando la volontà della società: bocche cucite in virtù di un silenzio stampa decretato dopo la sconfitta contro l’Akragas. Squalificato Bombagi questa è la lista dei convocati per la sfida di domani al Massimino:
Portieri – Bastianoni, Liverani, Logofatu.
Difensori – Bastrini, Bergamelli, Ferrario, Garufo, Nunzella, Pelagatti.
Centrocampisti – Agazzi, Castiglia, Di Cecco, Musacci, Pessina, Russotto.
Attaccanti – Calderini, Calil, Falcone, Felleca, Gulin, Lupoli.
Prima del fischio d’inizio verrà osservato un minuto di silenzio alla memoria del giornalista messinese Mino Licordari scomparso nella giornata di lunedì.