Catania, bancarotta coop Arcobaleno: un arresto, 3 indagati LE ACCUSE - Live Sicilia

Catania, bancarotta coop Arcobaleno: un arresto, 3 indagati LE ACCUSE

Inchiesta sul fallimento della società di movimentazione merci
PROCURA ETNEA
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CATANIA – La Guardia di finanza, nell’inchiesta sul fallimento della cooperativa ‘Arcobaleno Catania Scarl’ di Santa Maria di Licodia, ha eseguito un’ordinanza cautelare nei confronti di quattro persone. Sono indagate per bancarotta semplice, fraudolenta, patrimoniale e documentale.

Le misure eseguite

Il gip ha disposto gli arresti domiciliari per Salvatore Scaletta, di 66 anni. Divieto di esercitare imprese e uffici direttivi per Vittorio Bentivegna, di 44 anni, Maria Rosa Zinna, di 60, e Antonio Luca Cugno, di 39. Le indagini sono della sezione di polizia giudiziaria del nucleo di Polizia economico finanziaria di Catania, coordinate dalla Procura etnea.

Al centro la cooperativa di Santa Maria di Licodia operante nel settore del facchinaggio e movimentazione di merci dichiarata fallita dal Tribunale nel 2021. Scaletta è indagato “in qualità di amministratore di fatto della coop, con l’aiuto degli altri indagati, componenti del consiglio di amministrazione”.

L’accusa: somme distratte per imprese di Misterbianco

Per l’accusa “avrebbe distratto le risorse aziendali a favore della ‘Sts srl’ e della ‘Ts Logistic Soc. Coop.va’”. Si tratta di “imprese con sede a Misterbianco e attive nel settore della logistica, riconducibili allo stesso Scaletta”. Per la Procura sarebbe stata “azzerata l’operatività aziendale della ‘Arcobaleno Catania Scarl’, oramai gravata da debiti erariali, per circa 3 milioni di euro”.

E questo “trasferendo dipendenti, fornitori e portafoglio clienti alle altre imprese del gruppo”. L’obiettivo: “Assicurarsi la prosecuzione dell’attività commerciale senza fare fronte agli obblighi nei confronti principale creditore, costituito dallo Stato”. Inoltre “avrebbero cagionato l’aggravamento del dissesto”.

Le Fiamme Gialle: “Mancato deposito dei bilanci”

Lo avrebbero fatto “proseguendo l’attività nell’ottica della continuità aziendale sebbene fosse evidente la perdurante situazione di squilibrio economico che caratterizzava l’impresa”. Condotte che, contesta la Procura, “sarebbero state accompagnate anche dal mancato deposito in sede di procedura fallimentare dei bilanci e delle scritture contabili aziendali”. Il gip ha disposto anche il sequestro preventivo delle quote sociali e dell’intero compendio aziendale di “Sts srl” e “Ts Logistic Soc. Coop.va”.


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