14 Luglio 2016, 21:34
3 min di lettura
CATANIA – Una città sul mare dove però non è possibile usufruirne. E’ estate ancora negata per i catanesi. Al 14 luglio le spiagge sono ancora inagibili e la stagione balneare non è neppure iniziata. Non ultimo, la vicenda degli appalti per la gestione delle spiagge – come svelato da LiveSicilia – rimane un rebus. Il Comune ha deciso di sospendere l’affidamento provvisorio alla ditta aggiudicataria dell’appalto dopo aver rilevato alcune presunte irregolarità nella fase di partecipazione al bando da parte della ditta. Intanto le spiagge rimangono uno scempio. Sulla questione interviene anche Catania bene Comune che a seguito di un sopralluogo svolto una settimana fa alla playa, diffonde il video realizzato e tira con le sue valutazioni.
“La condizione di abbandono – dichiara Matteo Iannitti, di Catania Bene Comune – e di degrado delle spiagge della Playa è peggiorata. Cumuli di rifiuti avvolgono la spiaggia libera numero 3, nessuna traccia di bagni, né docce. Anche la carcassa di un motorino sulla sabbia. La spiaggia libera numero due è ancora chiusa e si può accedere solo scavalcando delle barre di ferro, in parte tagliate. Anche le passerelle per arrivare al mare sono state rimosse, come alla spiaggia libera numero 1 e 3”. Catania bene Comune evidenzia come in nessuna delle tre spiagge ci siano servizi funzionanti, bagnini o punti di ristoro. E aggiunge: “Non va particolarmente meglio alle piattaforme del Lungomare. La passerella riservata alle persone diversamente abili a San Giovanni Li Cuti è stata autonomamente aperta dai frequentatori della spiaggia, spostando la recinzione del cantiere, ancora presente intorno. Nessun collaudo né inaugurazione e la gente la sta calpestando a proprio rischio”.
Matteo Ianniti poi entra meglio nel merito dei lavori eseguiti nella zona del lungomare. “Le piattaforme – prosegue – di piazza Europa e di Ognina sono state quasi ultimate dalla ditta Media srl che ha vinto l’appalto di 180mila euro per la costruzione, anche se ancora, al 14 luglio non è stata comunicata la data di fine lavori. La stagione balneare è iniziata da 45 giorni ma ancora neanche un accesso libero e gratuito al mare è assicurato dall’amministrazione”.
A Catania Bene Comune poi non convince affatto la motivazione resa dall’amministrazione comunale a proposito dei disagi arrecati ai catanesi desiderosi di riprendersi le spiagge. “La legalità prima di tutto”, ha detto Bianco scusandosi con i cittadini, ribadendo infine la necessità di procedere con delle verifiche al fine di assicurare la legittimità della partecipazione al bando da parte della ditta aggiudicataria della gestione. Ma Catania Bene Comune non risparmia l’attacco a sindaco e assessori. “I tentativi di Bianco – dice – e dell’assessore D’Agata di giustificare tale gravissima situazione con il rispetto della legalità è vergognosa. Rispettare le leggi non significa creare enormi disagi ai cittadini o costringere centinaia di bambini catanesi a fare il bagno in mezzo all’immondizia, è assurdo dire di perseguire la legalità mentre si costringono le famiglie catanesi ad andare a mare pagando l’ingresso a un privato, spesso tra l’altro coinvolto in inchieste”.
E lancia un appello: “Chiediamo all’amministrazione comunale di procedere immediatamente, con personale proprio, alla pulizia delle spiagge libere e alla gestione e manutenzione delle stesse. Chiediamo che sia il Comune a procedere al completamento dei servizi delle piattaforme del lungomare e alla gestione diretta”. E infine invita D’Agata a rinunciare a qualcuna delle sue molteplici deleghe: Chiediamo all’Assessore D’Agata di riflettere sull’opportunità di rinunciare alle sue deleghe, alla luce dei continui fallimenti in tutti gli ambiti, per il bene della città” – conclude Catania bene Comune.
Pubblicato il
14 Luglio 2016, 21:34