CATANIA – Non ce l’ha fatta. Giuseppe Giuffrida, 22 anni, è spirato questa mattina intorno alle 11 all’ospedale Vittorio Emanuele. Le condizioni sono peggiorate ieri sera proprio quando doveva essere trasferito al Cannizzaro di Catania. Il giovane era arrivato a notte della rissa al mercato agroalimentare in condizioni già disperate. Era stato sottoposto, al nosocomio di via Plebiscito, ad un delicato intervento chirurgico da un’equipe formata da diversi chirurghi, la pallottola esplosa dalla pistola della guardia giurata aveva attraversato l’addome ed era fuoriuscita dalla schiena ma aveva compromesso la funzionalità di diversi organi.
Con la morte di Giuseppe Giuffrida la posizione per Graziano Longo Minnolo, il 24enne in stato di fermo, si aggrava: il reato contestato, infatti, era solo di tentato omicidio. I carabinieri di Catania, che stanno indagando su quanto accaduto al mercato Agroalimentare, stanno visionando le riprese dell’impianto di videosorveglianza installato davanti all’entrata del Maas per cercare di ricostruire l’esatta dinamica dei fatti. L’occhio delle telecamere ha registrato i momenti di una rissa scoppiata per motivi ancora da chiarire, infatti esistono diversi versioni contrastanti tra loro. La cosa reale, però, oggi è una: una pallottola ha spento la vita di un giovane di 22 anni. 22 anni, troppo presto per morire.