Questo padre, per la giustizia del nostro cuore, è vittima dello strazio che sta subendo, con tutta la sua famiglia, secondo la cronaca fin qui disponibile.
Questo padre che ha dimenticato il figlio piccolo in macchina, sotto il sole di Catania, è una vittima, sì, anche se, ovviamente, l’inchiesta della Procura rappresenta un atto dovuto. Purtroppo, come la cronaca insegna, certe tragedie prendono alle spalle. Non c’entra nemmeno la distrazione; è un black out che spegne la consapevolezza e la riaccende quando ormai è troppo tardi.
Oggi pensiamo con disperato affetto a quest’uomo che – secondo quanto sappiamo – è stato avvertito e si è lanciato in una corsa affannosa prima di trovare il suo bimbo esanime. E pensiamo, ancora una volta, a sua moglie e alla sua famiglia.
Oggi preghiamo per un padre che sta provando pena e rimorso e per chi soffre. Il resto sia silenzio, politica compresa. E se, un giorno, lo incontreremo per strada, perché le strade procedono in un modo impensabile, dovremo soltanto abbracciarlo forte quest’uomo distrutto. Ma non lo consoleremo. Nessuno consolerà il fine pena mai del suo cuore spezzato.