Ci vorrà una settimana per tornare alla normalità nelle strade di Catania: i cinque giorni di sciopero dei netturbini, conclusosi sabato sera, hanno lasciato strascichi pesanti.
Su vie e angoli dei quartieri, in particolare in periferia, sono ancora accumulati sacchi di immondizia: sono stati calcolati in 1500 tonnellate i rifiuti ammassati e non smaltiti nell’ultima settimana.
Ancora stamane, attorno ai cassonetti traboccavano sacchetti e immondizia varia: in periferia, come in zone centrali di Ognina, della circonvallazione all’altezza del rione di Picanello, sino a piazza Carlo Alberto, dove domani si svolgerà la “fiera del lunedì”, lo smaltimento non è ancora definitivo.
Da Palazzo degli Elefanti, invitano la cittadinanza ad un po’ di pazienza: ci sarà –è stato garantito- uno sforzo ulteriore da parte dei lavoratori del settore ecologico, con turni straordinari, per ristabilire la normalità.
Al danno dei rifiuti non raccolti, con conseguenze anche per l’atmosfera attorno ai cassonetti traboccanti, si è aggiunto il dato di numerosi contenitori dati alle fiamme: sono sessanta quelli distrutti dal fuoco ad opera di ignoti. Un ulteriore danno economico (si calcolano circa trentamila euro “bruciati”), per una città con le casse comunali vicine al collasso.
M.B.