CATANIA – Secondo l’accusa, avrebbe fatto fuori circa un milione di euro da vari conti correnti, titoli, polizze e buoni fruttiferi appartenenti ai clienti della Posta. Arriva l’ora del verdetto per Carmelina Antonella Sardo, 60enne, imputata per peculato. La donna è difesa dall’avvocato Salvatore Patanè. La fine del processo è attesa per il 24 maggio.
Assieme a lei è imputato un promotore finanziario, Salvatore Raimondo Bordonaro, difeso dagli avvocati Tommaso Tamburino e Roberto Russo Morosoli. Il processo si chiuderà dunque tra due mesi dinanzi ai giudici della terza sezione penale del Tribunale. Una accusa di peculato è contestata anche a Bordonaro, in relazione a un ammanco di 878.756,87 euro. Denaro che sarebbe stato prelevato dal novembre del 2013 all’aprile del 2016.
Le contestazioni
In tutto gli episodi contestati sono cinque. Meno di 700 mila euro sarebbero stati incassati attraverso l’estinzione di polizze intestate alla donna. Bordonaro per l’accusa avrebbe ricevuto parte del denaro attraverso ricariche postepay, assegni e bonifici. In aula sono presenti anche cinque parti civili. Secondo l’accusa, l’imputata avrebbe commesso gli ipotetici reati mentre era dirigente dell’ufficio di viale Artale Alagona.
Le parti civili sono assistite, salvo subentri o revoche di ulteriori legali in corso del processo, dagli avvocati Michele Liuzzo, Irene Maria Mazzeo, Mario Grasso Savio e Antonio Caputo. Citato come responsabile civile invece Poste italiane Spa. Le poste, va sottolineato, poi presero provvedimenti nei confronti della Sardo, prima trasferita e poi licenziata.