CATANIA – Una scena da film dell’orrore. Giuseppe Dell’Arte, classe 1978, è stato ammazzato, colpito da un numero incontrollato di coltellate, all’interno di un garage di via Fiume, nel cuore del quartiere Picanello a Catania. La macabra scoperta è arrivata nell’ambito di un precisa ricerca scattata a seguito della denuncia di scomparsa della moglie ai carabinieri. Era preoccupata perché non aveva notizie del marito – il 42enne geometra, incensurato – da un po’ di tempo. Poche ore dopo il ritrovamento del corpo, nel garage di un condominio, nella notte tra giovedì e venerdì scorso.
L’arma trovata nel garage
Accanto al cadavere i carabinieri hanno anche trovato l’arma, un taglierino, che è stata affidata alla Scientifica. Sul coltello potrebbe nascondersi il pezzo del mosaico utile a identificare l’assassino. O gli assassini.
Le prime indagini
Sulle indagini gli inquirenti si sono trincerati nel silenzio. L’inchiesta, comunque, visto che sono già passati due giorni è andata avanti. La procura ha già conferito l’incarico per l’autopsia che potrebbe dare nuovi input ai carabinieri della Compagnia di Piazza Dante. I carabinieri hanno interrogato parenti e conoscenti della vittima per cercare di capire se in quei giorni il 42enne dovesse vedere qualcuno. Il delitto potrebbe essere avvenuto al culmine di una lite.
La lite finita nel sangue
Da una primissima ipotesi – tutta da riscontrare – l’uomo potrebbe avere avuto in garage un incontro chiarificatore. Il movente si cerca nella sfera personale. Esclusa, anche per la modalità l’ambito della criminalità organizzata. Così come è stata accantonato un omicidio a seguito di una rapina. Il 42enne aveva ancora il suo cellulare e vari oggetti personali. La caccia all’assassino è scattata.