CATANIA – Pietro Lo Monaco ci mette la faccia, anche stavolta. Il direttore generale del Catania ha incontrato i giornalisti all’indomani dell’ennesimo colpo di scena stagionale materializzatosi con le dimissioni di Mario Petrone dalla guida tecnica della squadra rossazzurra. Il navigato dirigente di origini campane ha tentato invano di far recedere il mister dalla sua decisione, probabilmente maturata già al termine della mortificante sconfitta interna contro l’ultima della classe, il Melfi. Adesso si deve guardare avanti, alle restanti dieci gare della regular season e, presumibilmente, alla “lotteria” dei play-off che quest’anno coinvolgeranno all’inizio addirittura 28 squadre di Lega Pro che si contenderanno un’unica promozione in Cadetteria. A Lecce, domenica prossima, in panchina siederà il tecnico della “Berretti”, Giovanni Pulvirenti ma non si escludono ulteriori “botti di fine stagione”.
“E’ l’ennesima tegola che ci è caduta addosso – ha affermato Lo Monaco – ma Petrone è stato irremovibile nella sua decisione. Siamo perplessi e le dimissioni sono riconducibili alla cocente delusione maturata domenica scorsa. Non abbiamo potuto far altro che prenderne atto, promuovendo successivamente Giovanni Pulvirenti sulla panchina della prima squadra. Giovanni è un allenatore di valore, ha sempre fatto benissimo nel nostro settore giovanile e si farà valere. L’inopinata battuta d’arresto contro il Melfi fa il paio con la debacle di Agrigento ma non siamo gli unici ad essere in crisi in Lega Pro. Sono frangenti spiacevoli ma che possono accadere. Pensate che abbiamo perso ben 16 punti nei confronti con squadre che lottano per non retrocedere – continua il direttore generale rossazzurro – ma ne abbiamo conquistati complessivamente 46 (ma in classifica il Catania ha attualmente 39 punti a causa della penalizzazione n.d.r.). Desidero puntualizzare che, sotto la mia gestione, il Catania è sempre stata una società modello e non accetto talune dichiarazioni sui social verso cui sono già partite le denunce. Il Catania non si tocca”.
Poi Lo Monaco è tornato sulla vicenda relativa al minuto di silenzio osservato in occasione della partita contro il Matera in memoria del leader della tifoseria rossazzurra, Ciccio Famoso. “E’ stato un fatto normalissimo – aggiunge Lo Monaco – e chi lo tira in ballo come è stato fatto recentemente lo fa per andare sui giornali”. Quindi la discussione si sposta ancora sul discorso tecnico: “Dall’avvicendamento tra Rigoli e Petrone il gruppo ha tratto smarrimento, soprattutto per il modo di interpretare tatticamente le gare. Nel Catania giocano grandissimi professionisti molto attaccati alla maglia rossazzurra ma il leader è un altra cosa. Ci affidiamo a Giovanni Pulvirenti perché, al momento, ci sembra la scelta giusta a garantire continuità, almeno sino a Lecce. Speriamo, in tal modo anche di responsabilizzare la squadra. La nostra condizione fisica non è brillante e sono mesi che spingo tutti a migliorare proprio questo aspetto. Anche perché, secondo me, la condizione atletica va di pari passo a quella nervosa. Vi svelo un ultimo particolare: dopo le dimissioni di Petrone, mi hanno chiamato in tanti per proporsi ma, fino a Lecce, andiamo avanti con Pulvirenti senza escludere una sua eventuale conferma sino a fine stagione. Intanto giochiamoci al meglio la sfida al “Via del mare” e poi valuteremo la situazione con maggiore serenità. Giovanni Pulvirenti gode della nostra massima fiducia”.