CATANIA – È stata la serata liberatoria. Quella che ha detto che il Catania c’è: andando oltre il risultato, diradando qualche accenno di nebbia trasformata, di colpo, in vento di bolina.
Ieri sera non è stato un Catania perfetto, certo. Forse nemmeno impeccabile: ma è proprio questa consapevolezza che ha consegnato la sensazione di una squadra con ampi margini di crescita.
I fantasmi della prima indecifrabile giornata sono stati spazzati via da un match contro un solidissimo Picerno che ha visto i rossoazzurri in modalità “atteggiamento aggressivo” sin dall’inizio e con un gioco che ha chiaramente lasciato intendere la mole di lavoro sostenuta nel corso della settimana. Non c’è stato nulla di improvvisato nella formazione di mister Tabbiani. Non c’è stato nulla di superficiale nelle proposizioni che dalla difesa si riflettevano in avanti.
La spinta del Massimino
Una partita non fa primavera, chiaro. Ma i novanta minuti di ieri sera erano quella che tutti attendevano: meglio, che si sperava si potessero materializzare in uno stadio che ha sfiorato i 18 mila spettatori. Numeri impressionanti. Come quelli, sul campo, proposti dalla premiata ditta Chiricò-Di Carmine.
In verità, non ci sarebbe così tanto da raccontare se questo avvio di campionato non avesse già messo alla prova il carattere della compagine etnea.
Della prima sfortunata uscita contro il Crotone, i ragazzi di mister Tabbiani hanno fatto ampiamente tesoro. Dello stop forzato contro il Brindisi (partita da recuperare a metà ottobre) il luogo mentale per non perdere la concentrazione necessaria a non steccare la seconda al Massimino.
Il doppio boato di ieri alla doppietta di Di Carmine ha risvegliato ambizione ed entusiasmo.
Che non è poco.
Due partite in quattro giorni
Scatta, adesso, un banco di prova (già, un altro) che dirà molto sul presente del Catania: nel giro di quattro giorni si scende in campo contro avversari di tutto rispetto. Giovedì sera a Monopoli, terreno di gioco storicamente ostico per i colori rossoazzurri; lunedì si torna tra le mura amiche contro il Foggia.
Oggi pomeriggio si torna subito al lavoro a Ragalna. Nemmeno il tempo di riprendere fiato.
Del resto è la Serie C, bellezza.
[Foto: Catania Fc]