CATANIA – Un altro anfratto di rifiuti di ogni tipo scoperto ieri nel corso di un sopralluogo mirato dalle Guardie giurate ittico-venatorie Eps (Ente Produttori Selvaggina) della Sezione di Catania. In un altro luogo privato dov’è stato forzato l’ingresso per potere andare a scaricare in assoluta tranquillità.
A Monte Po, in questa circostanza sul versante che ricade in territorio di Misterbianco lungo viale del Commercio ed in prossimità di un sottopassaggio della Statale 121, l’area con un capannone in disuso è stata trasformata in un luogo di scarico. Un deposito incontrollato, ricettacolo di rifiuti speciali e pericolosi, eternit, mobili, pedane di pallet, arredamenti vari, materiale di risulta, pezzi di ricambio di autovetture, combustione di rifiuti. Come detto, una grande distesa di rifiuti di ogni tipo.
“A rischio la salute di tutti”

“Un altro luogo che alimenta il pericolo ambientale che, sommato a tanti altri siti del territorio, mette a serio rischio la salute di tutti. Sul posto, anche tracce di incendi: segno che si brucia per poter fare posto ad altri rifiuti”, spiegano le Guardie Eps.
Un fenomeno tutt’altro che nuovo che – anche questa volta – è stato fotografato, relazionato e segnalato alla Procura della Repubblica di Catania. Vaste aree che vengono puntualmente violate e che non conoscono tregua sul fronte delle discariche abusive. Una devastazione ambientale di siti per una escalation che moltiplica aguzzini dei rifiuti.
Controlli all’Oasi del Simeto
Nella stessa giornata di ieri, le Guardie hanno segnalato all’interno dell’Oasi del Simeto un Suv “privo di qualsiasi autorizzazione all’accesso e sprovvisto di contrassegni identificativi rilasciati dall’Ente Gestore”.
Un fatto non certo di secondo piano. L’accesso al sentiero naturalistico è riservato esclusivamente a pedoni e mezzi autorizzati: ne va non solo della tutela ambientale. Ma della stessa gestione delle emergenze. Che anche all’Oasi del Simeto non mancano.